Saperli prendere

L’epidermide dei più piccoli è tanto morbida quanto fragile. Se non ben trattata, può alterare il suo equilibrio e manifestare disagi cutanei. Ecco come contrastarli e prevenirli

Ibambini piccoli hanno la pelle vellutata, ma delicatissima. Come mai? «Perché la loro cute è strutturalmente diversa da quella degli adulti. Le loro cellule di superficie, i corneociti, sono molto più micro delle nostre e il loro film idrolipidico che ricopre e protegge l’epidermide è ridotto al minimo, in quanto le ghiandole sebacee non sono ancora attive. Poiché non hanno difese adeguate, è essenziale lavarli con detergenti delicati, studiati appositamente per loro, immergerli solo brevemente nel bagnetto tiepido e reidratare poi l’epidermide con creme specifiche», dice la dermatologa Corinna Rigoni. Spesso però i piccoli hanno la cute irritata, che si desquama, si arrossa e dà prurito. «Può essere dermatite atopica, una condizione che richiede una predisposizione genetica, ma per la quale conta anche vivere in un contesto urbano e inquinato. Tipicamente i bimbi hanno le guance rosse, ma la zona attorno alla bocca viene risparmiata. Poi possono sviluppare eritema dietro le orecchie e, crescendo, anche sugli arti. A volte si associa ad allergie alimentari». Frequente soprattutto nei mesi estivi un’altra forma di dermatite, la sudamina, causata dalla sudorazione, molto più abbondante nel bambino che nell’adulto: può provocare infiammazioni e vescicole nelle pieghe cutanee, sul collo, sotto le ascelle. «Importante in ogni caso rivolgersi al pediatra o al dermatologo, i quali consiglieranno le giuste terapie, come detergenti emollienti, creme idratanti e lenitive e eventualmente pomate antibiotiche o al cortisone per la dermatite, o all’ossido di zinco per la sudamina». Col caldo ricordiamoci di vestire i bambini con tessuti naturali come cotone e lino, cambiamo spesso il pannolino, e teniamoli freschi con bagnetti o qualche spruzzo di acqua termale.