Exercise your face
me dire un impegno davvero minimo, e si notano già zone dai contorni più definiti, e un upgrade percepibile della tenuta complessiva. Eppure, mentre sul fronte corpo siamo ormai combat-ready in ogni situazione, la ginnastica facciale ha sì indici di popolarità in costante crescita, ma resta ancora fenomeno relativamente di nicchia. Vale a dire che da una parte è passato definitivamente il messaggio body training uguale tonificazione, armonia, bellezza, e quindi la start up dell’esercizio fisico tocca ormai ogni ambito: dal bike sharing per andare in ufficio ai tips per rinforzare le braccia e i glutei approfittando delle attività quotidiane. Dall’altra ci dimentichiamo che proprio il viso risente prima del resto di uno stile di vita in costante accelerazione, e che per controbilanciare gli effetti a lungo termine della mimica serve un lavoro muscolare non improvvisato. Qui sta lo switch tra ciò che è funzionale a un rebuilding reale dei tratti e a un beneficio in termini di compattezza, e ciò che al contrario incide in negativo sulla giovinezza della pelle. Ecco perché l’ideale sarebbe impostare gli esercizi, almeno le prime volte, con una beauty coach. Spiega Eleonora Guaita, che lavora in quest’ambito da diversi anni: «Si parte dal fatto che come per il corpo, oltre a prendersi cura dell’epidermide bisogna investire sulla struttura che le dà il sostegno. I movimenti non sono tutti uguali: se non c’è sforzo muscolare non c’è tonificazione, ed è per questo motivo che la normale mimica non solo non può essere considerata una forma di ginnastica, ma alla lunga va anzi a incidere sulla giovinezza del volto. Perché le rughe come i muscoli hanno una memoria, e il ripetersi di posizioni espressive approfondisce i segni, che si aggravano quando la pelle inizia a risentirne». E invece basterebbero alcuni minuti al giorno ben dedicati: che significa concentrarsi, non sul fatto che andando in ufficio bisognerà passare in tintoria, ma sulla lentezza delle ripetizioni, la pressione delle mani, la posizione della mascella. Il tempo è una variabile molto importante, ma appunto non in termini quantitativi. Contano la lentezza e la cura dell’esecuzione, perché anche l’anatomia ha i suoi ritmi. «E banalmente», spiega la beauty coach, «l’irrorazione sanguigna impiega di più o di meno a seconda della grandezza del muscolo». È fondamentale la
Ginnastica facciale per allenare la pelle a sconfiggere i segni del tempo. Bastano pochi minuti: affiancato a soin specifici è il lavoro che porta i risultati migliori