BEAUTICIAN’S TIPS
Il tocco di una facialist è fondamentale. Silvia Bianco, titolare della nuova spa Cardamomo Yogic Beauty, propone l’applicazione di una maschera gourmand all’uva e agli acidi della frutta dall’azione antiossidante. «È indicata quando la pelle è soggetta a macchiarsi», spiega. «Se il colorito è spento suggerisco le alghe oceaniche provenienti dall’Irlanda: si applicano ancora in foglie come un impacco, rimineralizzano la cute e hanno un effetto detox immediato». Anche la maschera all’oro stimola il turnover e la luminosità cutanea. Da questa stagione si può eseguire anche nella spa della Masseria San Domenico, a Savelletri di Fasano in Puglia. Chi apprezza i trattamenti ayurvedici può provare quelli ad hoc per il viso che favoriscono l’ossigenazione. «Si comincia con un’analisi cutanea attraverso un dermatoscopio; secondo l’ayurveda ci sono tre i tipi di cute: Kapha, mista con tendenza impura; Vata, secca, disidratata e sottile, e Pitta, sensibile e reattiva», dice Antonella Di Dio, estetista presso il centro Castel Silver Moscova a Milano. «Poi si procede con la classica pulizia a vapore: di recente è meno richiesta, ma in realtà è fondamentale prima di qualsiasi soin. Come step finale, un massaggio in cui si stimolano i punti “marma”, cioè quelli attraverso i quali scorre l’energia vitale».