LA CLASSE DEL 1994, by Luke Leitch.
C’erano modelle destinate a segnare un’epoca, come Kate Moss e Milla Jovovich. C’erano fotografi come Mario Sorrenti, stilisti, artisti, musicisti. Vivevano insieme alla periferia di Londra. Oggi un portfolio di foto inedite li racconta come mai prima
Drew Jarrett era un hair stylist di successo. Ma quell’anno decise di cambiar vita: «Così iniziai a scattare foto: figli, amici, posti». Ne uscirà un sorprendente ritratto generazionale
Che cosa succede nel 1994? Kurt Cobain si suicida. Debutta la prima PlayStation Sony. Nelson Mandela diventa presidente del Paese che lo aveva condannato e imprigionato. John Galliano si impone come nuovo maestro della moda grazie a una leggendaria sfilata a Parigi. Il grunge è al suo picco. Sono tutti momenti storici, particolari di un quadro più ampio che, messi insieme, rappresentano gli anni 90. Ma che cosa sono gli anni 90? Oggi quel decennio è così lontano nello specchietto retrovisore del tempo che ne abbiamo una visione solida, ma anche in qualche modo astratta. I Nineties sono stati quello che sono stati. A volte, però, ecco che – boom – si svelano tessere ancora sconosciute del mosaico che pensavamo di aver già visto nella sua interezza. Le immagini di queste pagine sono proprio quel genere di frammenti perduti nel tempo. Sono state scattate da Andrew “Drew” Jarrett, che oggi è diventato fotografo e risiede a New York. Nel 1994, anno a cui risale la maggior parte delle foto, era un hair stylist di successo che si divideva tra Londra e New York. Aveva lavorato con Corinne Day al famoso servizio fotografico “3rd
È il 1994: muore Kurt Cobain, trionfa il grunge, Mandela diventa Presidente, Galliano incanta Parigi. Il decennio prende forma. Influenzerà moda, musica, arti per molto tempo a venire
Summer of Love” con Kate Moss per “The Face” nel 1990 e collaborava spesso con Mark Lebon (principale image maker della rivista “Buffalo”). Andava alla grande. «Ma ero anche frustrato», racconta al telefono dal suo studio di New York: «Non ero appagato sul piano creativo e volevo esprimermi in modo più artistico. Così iniziai a scattare fotografie: dei miei figli, degli amici, dei viaggi e degli shooting a cui lavoravo». Jarrett viveva con Mario Sorrenti (Kate Moss li aveva presentati un giorno davanti a una stazione della metropolitana), Glen Luchford, Tara Turner e Lucia Pieroni a White City, quartiere londinese molto poco glam. Mentre lavorava come hair stylist per i servizi di Sorrenti e Luchford, Drew contemporaneamente continuava a scattare foto. Sono sue le immagini straordinarie che ritraggono Stella Tennant all’aperto, a Berlino, durante uno shooting con Mario per Joop, i primi passi di Kate Moss in studio e Amber Valletta a Panama per CK Escape (mentre parliamo, Jarrett ha appena scoperto nel suo archivio uno splendido scatto della modella in spiaggia, che non vedeva da molti anni). Ha lavorato a campagne per Dolce & Gabbana e Prada, ha fotografato Neneh Cherry in viaggio in Italia, immortalato Sorrenti e Luchford che si abbracciano come due giovani fratelli per le vie di New York, e Rachel Williams che si riposa acciambellata su un pullman della produzione. Ha scattato un favoloso ritratto di Kate Moss tra la gente, in un pub di West London. «Cercavo momenti e scene che valesse la pena di fotografare, sperimentavo con la luce e la composizione mentre viaggiavo per il mondo con gli amici. Lavoravamo e ci divertivamo come matti», ricorda Jarrett. «E dopo aver sviluppato le fotografie, disponevo quelle che mi piacevano nel libro, attratto soprattutto dalle più stravaganti e grezze, o imprecise». Quel libro è un “montaggio” fisico realizzato da Jarrett per raccogliere le sue fotografie – allora non c’era il digitale. Album fotografico, ma anche progetto artistico personale e portfolio professionale. All’epoca Jarrett era influenzato da Robert Frank, Danny Lyon, Emmet Gowin. La disposizione delle fotografie nel libro faceva parte del processo creativo ed è stata il catalizzatore che gli ha permesso di mettere a punto uno stile personale coerente. Sottolinea: «Ho trovato dolcezza e intimità in un approccio guidato dai sentimenti, dalle emozioni. Insomma, dalla sensibilità, senza troppi ripensamenti». Ha fotografato principalmente con macchine che si prestavano a creare gli effetti che più lo ispiravano, tra cui una Rolleiflex e una Pentacon Six rotta, con un sistema di avanzamento difettoso, un’anomalia che ha consentito di creare una spaziatura enigmaticamente irregolare delle inquadrature in sequenza. Ha poi continuato a lavorare ancora sulle pagine, accentuando il fascino delle irregolarità realizzando copie a colori rilegate a mano. Alla fine, questo stile da reportage gli è valso i primi incarichi professionali da fotografo di moda. Jarrett ha fotografato Kate Moss in Florida per “Allure” – famosi i provini che la ritraggono nel piccolo giardino dietro una casa – e poi ha cominciato a lavorare per “Vogue Italia” e altri magazine, prima di fare un passo indietro per concentrarsi sull’arte. Riguardare adesso queste immagini, dice Sorrenti, è un’esperienza gioiosa e sorprendente. «Sono rappresentazioni molto schiette di quel tempo. Non c’era artificio, erano molto grezze. Ma anche molto creative. Drew stava imparando e facendo pratica, il suo intento era riuscire a catturare la realtà dell’epoca attraverso immagini potenti». Da allora, tuttavia, il libro è rimasto quasi sempre chiuso e dimenticato. Fino a qualche mese fa, quando Jarrett ha bussato agli uffici della casa editrice londinese Idea, per proporre un progetto basato sulle sue foto della modella Guinevere. Trovato e firmato l’accordo per la pubblicazione, Jarrett si stava avviando alla porta quando si è fermato, ha tirato fuori dalla borsa il suo vecchio libro e ha chiesto ad Angela Hill, direttore di Idea, che cosa ne pensasse. «Mi sono subito offerta di acquistarlo, così, su due piedi!», racconta Hill: «È stato entusiasmante vedere questa miniera di immagini inedite di un’epoca di cui adesso pensiamo di sapere tutto. Drew non ha voluto vendere il libro vero e proprio, così stiamo mettendo insieme una nuova pubblicazione basata sull’originale per condividere con tutti queste fotografie». Tatjana Patitz, Kirsten Owen, l’artista Jenny Saville, Judy Blame, Pat McGrath, Milla Jovovich, e molte altre: il cast dei personaggi ritratto da Jarrett è vasto e composito. Come dice Mario Sorrenti, ricordando il periodo trascorso con Jarrett, «quello è stato un momento di scoperta personale: lavoravamo e vivevamo tutti insieme, ci divertivamo. In un certo senso siamo ancora tutti inseparabili. Condividevamo pellicole, idee, camera oscura, tutto, e al tempo stesso crescevamo e imparavamo moltissimo».