VOGUE (Italy)

TOTEM E TABÙ, by Dan Thawley.

Parigi svela il lato occulto dei gioielli. Oggetti feticcio, emblemi d’amore e di morte. Di potere e d’adorazione. Di desiderio e castità. Sospesi tra arte, moda e costume

- by Dan Thawley

Gioielli e intrighi di corte. Gioielli e potere. Gioielli e desiderio. Ammirati da migliaia d’anni per le loro qualità estetiche e metafisich­e. Donati, rubati, agognati e consegnati ai libri di storia come emblemi della potenza dei re e delle nazioni. In tempi più recenti, la loro carica simbolica è forse diminuita, ma il rapporto tra i gioielli, il corpo umano e i suoi tabù è tuttora un affascinan­te argomento di discussion­e. La mostra “Medusa: bijoux et tabous”, al Musée d’Art Moderne di Parigi, tenta di aprire questo vaso di Pandora controvers­o e scintillan­te esponendo centinaia di pezzi di gioielleri­a di ogni epoca – in un “clash” di metalli preziosi e non. Il percorso fa emergere interrogat­ivi sulla relazione tra rituale e ornamento ed esplora i molteplici concetti di valore (falso e reale), utilità, maestria decorativa, avanguardi­a, sovversion­e. E se da un lato le antichità precolombi­ane vivono in una propria dimensione epica insieme ad altri pezzi storici, dall’altro i temi più attuali vengono rappresent­ati dai designer contempora­nei, soprattutt­o parigini, come Yaz Bukey, Michèle Lamy, Elie Top e Lydia Courteille, che affiancano i grandi del secolo scorso tra cui Suzanne Belperron e René Lalique. La curatrice della mostra, Anne Dressen, pone l’attenzione sul lavoro della jewels designer e scrittrice americana Betony Vernon, che apre per la prima volta al pubblico il suo “The Boudoir Box” in pelle, disegnato nel 1999 e ricolmo di provocanti oggetti erotici, e su quello dell’inglese Solange Azagury-Partridge che espone il suo “Secret Garden”, una minuscola orangerie intagliata nel quarzo rosa e nell’ossidiana, che racchiude una serie di delicati amuleti di smalto. Le installazi­oni di artisti come Mike Kelley e Atelier E.B. aiutano a contestual­izzare molte delle creazioni esposte in un più vasto ambito decorativo che comprende la gioielleri­a d’arte – in particolar­e quella surrealist­a, dove spiccano i bracciali in pelliccia di Meret Oppenheim e le labbra incrostate di rubini di Salvador Dalí. Altri pezzi contempora­nei attestano la flessibili­tà e la profondità del “métier”, capace di dare forma non solo a sculture in miniatura da indossare, ma anche a simboli di potere, adorazione, sfarzo, amore e morte. Sopra. Ideato da Betony Vernon, “The Boudoir Box” è lo scrigno-gioiello per accessori erotici , in argento massiccio, cuoio e piume, per la prima volta esposto nella mostra “Medusa: bijoux et tabous”, fino al 5 novembre al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (all’interno del Palais de Tokyo).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy