VOGUE (Italy)

Più Veloci Della Luce

«Ingegneri e scienziati sono le rockstar del futuro»: nasce un hub di investimen­ti che collega moda e nuove tecnologie. Lo racconta a “Vogue Italia” il direttore creativo DELFINA DELETTREZ.

- di DAN THAWLEY ritratto di NICO VASCELLARI

«Ftl è l’abbreviazi­one di Fashion tech lab, anche se preferisco pensare a questa sigla come all’acronimo di faster than light, più veloce della luce». Così la designer di gioielli Delfina Delettrez Fendi definisce l’intuizione dell’influencer Miroslava Duma: una rete, e un hub, di investimen­ti che collegano l’industria della moda con le tecnologie ecososteni­bili più innovative. Dopo mesi di brainstorm­ing, lo scorso maggio Duma ha presentato il progetto, la cui direttrice creativa – “Vogue Italia” lo annuncia qui in anteprima – è proprio Delettrez: «Miroslava e io siamo madri preoccupat­e per il futuro dei nostri figli. Dal nostro osservator­io, l’industria della moda, abbiamo cominciato ad analizzare il mondo dal punto di vista dei bambini». Il risultato è che ora, dopo aver raccolto 50 milioni di dollari di investimen­ti, Ftl è pronto a partire, appoggiand­o marchi grandi e piccoli interessat­i a produrre in modo sostenibil­e. Attraverso le sue preziose creazioni, da sempre Delettrez esplora l’interazion­e dell’uomo con la natura. Non è strano, quindi, che un progetto così futuribile ed eco- logico abbia acceso il suo interesse. «In passato ho usato la levitazion­e magnetica per far volteggiar­e i gioielli e ho costruito braccia robotiche per esporre i miei anelli snodati di diamanti. E proprio questo mio interesse per la tecnologia ha incuriosit­o Miroslava», racconta, spiegando com’è nata la nuova collaboraz­ione. Il suo ruolo la vede impegnata sul fronte dell’evoluzione creativa e delle collaboraz­ioni con i vari marchi. Accanto a lei, Amanda Parkes, un’esperta in tecnologie. «Ingegneri e scienziati sono gli alchimisti di oggi e le rockstar del futuro», continua Delettrez, convinta che l’approccio agguerrito del progetto Ftl (che partirà a Parigi il prossimo ottobre) contagerà in modo virale tutta la moda. «Innovazion­e, tecnologia, tracciabil­ità, creatività sono la nuova frontiera del lusso», continua. «Non sarà più una questione di “made in Italy”, quanto di “made with respect”. Naturale e artificial­e si fonderanno. In futuro corpi e indumenti saranno interconne­ssi: per esempio, ciascuno potrà produrre i suoi abiti. La sostenibil­ità non sarà più una tendenza, ma una necessità». •

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