L’Omogeneità Dei Fini
Quella della collaborazione tra TIFFANY e le Arti è una lunga vicenda. Che oggi si arricchisce di un capitolo, con otto talenti italiani chiamati a creare un’opera per celebrare la nuova boutique.
Si arricchisce di un altro capitolo la storia del sodalizio fra Tiffany e le Arti: questo mese, in occasione dell’apertura del nuovo store in piazza Duomo a Milano, la maison ha infatti chiesto a otto artisti italiani (tra cui Alek O., Loris Cecchini e Patrick Tuttofuoco) di produrre un’opera che verrà esposta nella boutique. D’altronde Tiffany ha da sempre un’attenzione particolare a questo genere di collaborazioni. Se infatti attorno al 1870 il Tiffany & Co. Studio fu ufficialmente considerato la prima American School of Design, è con l’arrivo di Louis Comfort Tiffany nel 1902 e via via con le tante partnership creative (non ultime con Andy Warhol e Frank O. Gehry) che il legame si consolida. Fino all’appena conclusa Whitney Biennial di New York, di cui Tiffany è partner ufficiale fino al 2021: proprio a cinque artisti qui presenti Tiffany ha commissionato altrettante opere uniche, in vendita nello store newyorchese. • Sopra. Opera di Alek O. ispirata alla collezione Tiffany Blue Book. È in mostra nel negozio di piazza Duomo a Milano.