AUDI Q2 #UNTAGGABLE JOURNEY
Un incontro ai vertici della multicreatività con chi ha fatto della multidisciplinarità la cifra distintiva della propria professione: nella sua poliedrica carriera Brina Knauss ha fatto dialogare i diversi ruoli che ha ricoperto nella moda e nella musica, arrivando a costruire il suo habitat naturale, quello dei clubbing e dei dj setting. Con l’obiettivo di trasmettere emozioni in evoluzione, in rapporto al pubblico che la ascolta, in riferimento alle melodie che suona. Perché la monotonia e la serialità non fanno per lei. Per questo la sua personalità è in- classificabile: #untaggable. Proprio come la Audi Q2. Un’auto dalle mille anime. Contemporanea e classica, elegante e urbana, è iperconnessa tramite Audi Connect, reattiva e sicura perché equipaggiata con Audi Intelligent Assistance. Sempre in perfetta sintonia con chi la sceglie grazie alle infinite possibilità di personalizzazione. Sempre pronta per essere la compagna di viaggio di chi ha uno stile #untaggable, perché Audi Q2 ha uno stile fuori dagli schemi. Scopri su live.audi.it gli #untaggablejourney, le attività e gli eventi di Audi Q2.
A guardare come si muove, Brina Knauss sembra nata per fare nient’altro che la modella. A vedere come mixa la musica dietro una console, invece sembra essere destinata a fare nient’altro che la dj. Ma è quando si supera l’impatto con la sua bellezza contemporanea, quando si va oltre l’incontro con il ritmo che la anima, ecco in quel momento si vede la “vera” Brina: slovena di nascita, italiana di adozione, cittadina del mondo per professione, oggi è una producer e dj, ma in un passato molto prossimo è stata, in ordine cronologico a ritroso, una modella, una cantante nella band femminile “BBT” e, persino, una giocatrice di basket della nazionale slovena. Studia musica fin da bambina, conquista le classifiche dance con il suo gruppo ancora teen-ager, approda a Milano per calcare le passerelle di importanti stilisti appena ventenne. Grazie alla frequentazione del fashion system ha avuto l’opportunità di entrare nel mondo del clubbing e di seguire l’arte del djing. Una vita vissuta intensamente nel segno di una multidisciplinarità che la pone fuori da ogni schema precostituito: #untaggable per vocazione. «In principio era solo Musica, poi solo Moda. Dopodiché le due cose si sono intrecciate in Musica+Moda, creando così il mio habitat naturale. E più mi chiedono di dividere le due professioni, e più io le unisco. Perché io non mi sento di appartenere all’una o all’altra, ma a entrambe», precisa con decisione. «Per me musica e moda dialogano benissimo. Non è stato facile all’inizio, ho dovuto convincere il pubblico di entrambi i mondi. Ma pare che si stiano abituando», sottolinea con un filo di ironia. «Mi piace che musica e moda uniscano; chi è curioso ascolta tutti i tipi di musica senza troppi pregiudizi. E può appassionarsi allo stesso modo a una traccia techno così come a una classica. La stessa cosa vale per la moda. Chi è senza pregiudizi indossa di tutto seguendo solo i propri stati d’animo», specifica con una fermezza politically correct. Che mantiene anche quando le si chiede come, secondo lei, va ricercata la bellezza nella moda: «Più l’abito rispecchia la personalità di chi lo indossa, più fa scaturire il fascino dell’individuo». E nella musica: «Cerco suoni e melodie che mi emozionino e mi facciano viaggiare con la mente e con il cuore. E appena li trovo, ecco questo rappresenta la bellezza nella musica che poi si accentua se le emozioni e il viaggio sono condivisi con chi ascolta». Oggi Brina Knauss abbraccia le sfumature più deep e intriganti della house fino a lambire sferzate di energica techno con le quali anima alcuni dei più significativi club italiani. Ma non solo, Brina viaggia di continuo, toccando Ibiza come Ljubljana, Budapest come Riccione. «Ogni viaggio mi lascia qualcosa: questa vita da nomade mi libera la mente da pensieri inutili dandomi la possibilità di concentrarmi su ciò che al momento devo fare e sugli step successivi. È un arricchimento continuo: musicalmente mi rendo conto se la stessa traccia musicale suonata in un club in una parte del mondo è un “riempipista”, mentre in un’altra parte è uno “svuotapista”. Per questo ho la possibilità e la necessità di sperimentare suoni differenti da dj set a dj set in base al luogo in cui mi trovo. È una fortuna, perché non vado molto d’accordo con la monotonia e con la ripetizione. Devo stimolare me e il mio pubblico continuamente». E anche questo significa essere #untaggable.