C’è Plastica E Plastica
Come qui spiega la curatrice della grande rassegna che a Seul viene dedicata a KARTELL, esempio made in Italy di come si può coniugare la qualità del prodotto e la logica della grande industria.
Al D Museum di Seul, il 14 settembre apre “Plastic Fantastic”, grande esposizione dedicata a Kartell: una full immersion (fino al 4 marzo 2018) nella storia e nella sconfinata produzione dell’azienda italiana, che qui racconta Jihyun Kim, la chief curator dell’istituzione.
Perché proprio la plastica?
Le nostre mostre coprono i più diversi ambiti creativi. Per il 2017 ne volevamo una che indagasse il paradosso tra il concetto di “materiale” e l’odierno mondo immateriale tecnologico e digitale. E cosa meglio della plastica esemplifica questa situazione? È infinitamente malleabile e pervade ormai ogni angolo della nostra vita, dagli interruttori della luce alle navicelle spaziali.
Perché proprio Kartell?
È il partner migliore, ha rivoluzionato l’idea stessa della plastica portandola nel panorama domestico quando era vista solo come materiale industriale, riconciliando così creatività progettuale e innovazione tecnologica.
Come è organizzato il percorso espositivo?
Invece della classica disposizione cronologica abbiamo preferito installazioni e ambienti che giocano sull’emozione, l’intrattenimento; in programma anche corsi di education e conferenze coi designer. La selezione fatta nell’immenso archivio di Kartell comprende prodotti, grafica, illustrazioni e fotografie, per raccontare come nella storia dell’azienda, industria, creatività, innovazione e cultura sono i tanti volti di un unico progetto. •