La Mostra
NANDA VIGO rende reali i visionari progetti di Paolo Soleri. Protagonisti ora di un grande spazio-installazione al Maxxi di Roma. Complice Alcantara.
LA FORMA DELLE IDEE,
«Da ragazzina, leggendo “Flash Gordon”, sognavo di vivere nelle città del pianeta Mongo, sospese tra il cielo e la Terra. Rileggere i meravigliosi progetti del visionario architetto Paolo Soleri, come questo “Single Cantilever Bridge”, il gigantesco (sedici metri, nda) ponte degli anni 60 custodito al Maxxi, mi ha profondamente interessato, tanto più che si sono visti solo in pianta, mai in alzato». Poliedrico personaggio, Nanda Vigo spiega così “Arch-Archology”, la mostra che inaugura il nuovo ciclo di eventi Studio Visit, evoluzione del Progetto Alcantara-Maxxi, che ogni anno invita un noto designer a progettare nel museo uno spazio che restituisca la sua interpretazione di un’opera della collezione permanente. Omaggio a Paolo Soleri, l’esposizione è per Vigo e Alcantara una nuova collaborazione dopo l’evento milanese del 2017 a Palazzo Reale quando, sfruttando la duttilità del materiale, la designer creò un’astronave e un giardino con palmeti. A Roma, Vigo trasforma il disegno “Single Cantilever Bridge” in uno spazio immersivo: al centro della sala ha posto una scultura che ne è lo sviluppo in alzato, mentre alle pareti presenta l’evoluzione tridimensionale di altri progetti rimasti in pianta. Lo spazio-installazione, in Alcantara, entrerà nella collezione permanente del Maxxi Architettura. «Così come sono stata emotivamente vicina al pensiero di Lucio Fontana, lo sono altrettanto al progetto/sogno di Soleri. È meglio sognare in compagnia di chi le “utopie” le comprende». •