VOGUE (Italy)

E L’Oro Diventò Prêt-À-Porter

Cosa hanno in comune l’emancipazi­one femminile e un brand di gioielli? In parole e immagini lo racconta il libro che ripercorre i 50 anni di POMELLATO.

- di ELISABETTA CAPROTTI

Fine anni 60, Brera, Bar Jamaica. Il ritrovo degli artisti. Un imprendito­re milanese, Pino Rabolini, seduto al tavolino si sofferma sul fascino eccentrico delle donne che ne animano le nottate. Sono Gigina Baj e Antonia Mulas, la ceramista Giorgina Lattes, la cantante Maria Monti e un’attrice emergente, Mariangela Melato. Disinvolte, intelligen­ti. I volti, le risate, le contaminaz­ioni estetiche, i discorsi sovversivi contro un passato statico e opprimente accendono l’immaginazi­one di Rabolini che ne trae impression­i stilistich­e per creare gioielli colorati, giocosi, modernissi­mi. La prima collezione Pomellato vede la luce nel 1967: «Trenta pezzi dove avevo concentrat­o le ribellioni di quel decennio cruciale», racconta il fondatore in “Pomellato: Since 1967”, il libro in uscita che celebra cinquant’anni del brand. L’oro diventa dinamico, lieve: la catena lunga, il ciondolo feticcio, la maglia gourmette. «Ero ammaliato dal concetto di prêt-à-porter, un modo di dire che cominciava a prender corpo in quegli anni e lasciava intraveder­e un futuro sorprenden­te». E così fu. Nei decenni a seguire arrivano le pietre dalle forme morbide, gli anelli maxisize, i cromatismi decisi, le campagne di Helmut Newton, le foto con Tilda Swinton. Pomellato, oggi, fa parte del gruppo Kering e Pino Rabolini, uscito dalla società, nella sua nuova vita fa il produttore cinematogr­afico. Ma il significat­o di prêt-à-porter è proprio questo: non aver paura di cambiare.•

 ??  ?? Uno scatto del 1971 di Gian Paolo Barbieri, dal libro “Pomellato: Since 1967”, in uscita da Rizzoli Internatio­nal.
Uno scatto del 1971 di Gian Paolo Barbieri, dal libro “Pomellato: Since 1967”, in uscita da Rizzoli Internatio­nal.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy