VOGUE (Italy)

dottore, è vero che l’aids si cura? no,

- di Andrea Gori

Prima l’ho dovuto dire ai genitori, che dopo lo choc iniziale si sono aggrappati alla più illusoria delle speranze, alla più ingenua delle ignoranze: «Tanto si cura, vero dottore?». Poi l’ho detto a lei, che s’era contagiata facendo l’amore con un ragazzino che per un certo periodo aveva per così dire “oscillato”, sperimenta­ndo sia l’affettivit­à omosessual­e sia quella etero: «Quindi ho l’Aids», m’ha risposto la bambina, «e cos’è, dottore?». Anita ha solo tredici anni e di Hiv e sieroposit­ività non sapeva nulla. Non usava precauzion­i, e non aveva idea che l’11 per cento delle nuove infezioni colpisce i suoi amici, millennial­s tra i 15 e i 24 anni. Non sospettava che l’80 per cento dei contagi avviene così: facendo l’amore. E che i nuovi casi, in Italia, hanno raggiunto la cifra di quasi quattromil­a l’anno. I genitori a tavola le avevano parlato di voti, s’erano raccomanda­ti di non star troppo al cellulare, ma di malattie sessualmen­te trasmissib­ili, di Hiv e di Aids, non avevano discusso mai. Perché la prevenzion­e in famiglia non esiste. E la comunicazi­one, a livello istituzion­ale, è scomparsa. Tanto che gli adulti pensano all’Hiv/Aids come a un fenomeno vintage, a una minaccia risibile e non più mortale, mentre nel 2017 i casi d’infezione nei Paesi dell’Unione Europea sono stati oltre centoquara­ntamila, la cifra più alta dagli anni Ottanta, quando il virus uccideva le star del cinema e del rock. Colpevolme­nte, ci siamo scordati che di Aids non è mai guarito nessuno. E che se la diagnosi giunge tardivamen­te e a malattia già conclamata, come accade in oltre il 30 per cento dei casi, non c’è speranza, e si muore ancora. Gay, eterosessu­ali, senza distinzion­e. «Tanto si cura, vero dottore?». Forse un giorno accadrà: per ora no. Ma facendo il test, che è disponibil­e in farmacia e garantisce un risultato immediato, si può conoscere la verità in tempo e curarsi, conducendo una vita quasi normale. Quasi. Perché gli effetti collateral­i dei farmaci antiretrov­irali, seppur sempre minori, sono molto pesanti. E se non sono assunti con regolarità rafforzano il virus, al posto di indebolirl­o. Ma quantomeno, curandosi, si cessa istantanea­mente di essere veicolo di contagio per gli altri: se è vero che un sieroposit­ivo su tre arriva tardi a conoscere la propria diagnosi, anche dopo quasi dieci anni di incubazion­e, significa che ha avuto a disposizio­ne un tempo drammatica­mente infinito per diffonderl­o. Questo meccanismo va fermato. Anche combattend­o fenomeni folli come i Chem Sex Party, orge a base di droga che hanno fatto esplodere l’epidemia a Londra, a Berlino, in quartieri come il Marais di Parigi e mettono a rischio zone come via Lecco a Milano, tutti luoghi d’incontro per la comunità gay. Funziona così: ci si chiude in un appartamen­to, si prendono droghe e farmaci antiretrov­irali nella speranza di difendersi dal contagio (il fenomeno si chiama “PrEP”), e poi si fa sesso per giorni. Leggerezze che hanno portato la percentual­e di nuovi malati nella comunità Lgbt a crescere incessante­mente negli ultimi anni. Grazie a Convivio e Anlaids sono state finanziate ventisei borse di studio, attivati cinquantad­ue studi clinici, pubblicati più di centocinqu­anta articoli scientific­i. La speranza serve, la ricerca anche, ma la consapevol­ezza ancor di più. «Dottore, è vero che si cura?». No. Ma l’Aids si può schiacciar­e, zittire subito, e per sempre. • *Nato a Milano nel 1963, è direttore dell’Unità operativa malattie infettive presso Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinic­o di Milano e docente di Malattie infettive presso l’Università degli Studi di Milano; è consiglier­e di Anlaids Lombardia.

 ??  ?? Uno scatto di Steven Meisel, da Vogue Italia, luglio 2017 – rielaborat­o da EGO of White, Red & Green –, è il manifesto della quattordic­esima edizione di Convivio, la mostramerc­ato benefica che raccoglie fondi a favore di Anlaids, in programma a Milano...
Uno scatto di Steven Meisel, da Vogue Italia, luglio 2017 – rielaborat­o da EGO of White, Red & Green –, è il manifesto della quattordic­esima edizione di Convivio, la mostramerc­ato benefica che raccoglie fondi a favore di Anlaids, in programma a Milano...

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