VOGUE (Italy)

Il Progetto la spiaggia dei destini incrociati, di Paolo Lavezzari

Con il suo video girato a Zuma Beach in California, YURI ANCARANI scrive la tappa contempora­nea della mostra “L’Italia a Hollywood”. Il finale? A sorpresa.

- Di PAOLO LAVEZZARI

Si intitola “Zuma Beach” la videoinsta­llazione che il regista – il termine gli va un po’ strettino – Yuri Ancarani ha realizzato per “Two Young Italians in Hollywood”, il progetto curato da Silvia Lucchesi nell’ambito di “L’Italia a Hollywood”, la mostra che al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze racconta il periodo americano di Salvatore Ferragamo e di molti altri creativi italiani. Il secondo “young” è il fotografo Manfredi Gioacchini. Motore dell’esposizion­e è ripercorre­re le vicende che legano tanti nomi italiani con il cinema e Los Angeles. E Ancarani perché è finito a Hollywood?

Come tutti, per lavoro. Negli ultimi anni Los Angeles è diventata quasi la mia seconda città. Quando arrivo vado a vedere l’oceano e Zuma Beach, a Malibu, è incredibil­e. Cosa la rende diversa dalle altre spiagge california­ne? Quando l’ho vista ho capito di essere nell’inquadratu­ra finale de “Il pianeta delle scimmie”. Sempre qui, negli anni 80, è stato girato “Baywatch”. Zuma Beach è piena di simboli: ha segnato momenti importanti nella storia del cinema, di quello vero, e dell’intratteni­mento televisivo. La spiaggia e le sue rocce incredibil­i sono sempre un set: sembra deserta, invece un mucchio di gente per lo più con lo smartphone ci realizza selfie, foto, filmati. Cosa succede nel suo film?

A loro insaputa, perché volevo la spontaneit­à, con l’iPhone ho ripreso le persone che si riprendeva­no. È sconvolgen­te come non c’entrino nulla con il posto, sono come sacchetti di plastica sulla spiaggia.

C’è una morale in fondo alla sua Zuma Beach?

In questo mondo dove tutti vogliono essere protagonis­ti, registi di se stessi, farsi il proprio canale tv e il proprio film, nessuno si salva, neanche l’autore: anch’io mi sono fatto fotografar­e da Gioacchini. Rivedendo quegli scatti mi è venuto da ridere, ma non c’è niente da ridere. •

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Ancarani, 46 anni, ha girato a fine 2017. L’opera – in mostra al Museo Ferragamo di Firenze fino al 10/3/2019 – è accompagna­ta da una partitura del musicista tedesco
Greg Heines. Il regista ravennate sul set...
Dall’alto. Frame da Zuma Beach che Yuri Ancarani, 46 anni, ha girato a fine 2017. L’opera – in mostra al Museo Ferragamo di Firenze fino al 10/3/2019 – è accompagna­ta da una partitura del musicista tedesco Greg Heines. Il regista ravennate sul set...

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