VOGUE (Italy)

Manifesta mistero al grand hotel, di Cloe Piccoli

Un albergo palermitan­o ricco di storia e suggestion­i, lo scrittore e dandy che l’ha abitato: un racconto d’arte collettivo fa rivivere la figura di RAYMOND ROUSSEL e le sue ultime ore mortali.

- Di CLOE PICCOLI

Scrittore, dandy, intellettu­ale, presidente della Repubblica dei Sogni, Raymond Roussel aveva una passione speciale per l’inconscio e l’ignoto, per i viaggi e per Palermo. È qui, nella stanza 224 del Grand Hotel et Des Palmes, che fu trovato senza vita il 14 luglio 1933, giorno di Santa Rosalia, patrona della città. Ed è proprio negli ambienti di questo storico hotel che l’artista Luca Trevisani ha ambientato “Raymond”: un progetto che rievoca e quasi fa rivivere, attraverso gli indizi sulla sua vita e sulla sua morte, questo scrittore la cui storia si intreccia con quella dei ventinove artisti invitati a soggiornar­e per un giorno al Des Palmes. Ognuno di loro ha dato vita a un’opera, un’azione, una performanc­e, uno scritto, un gesto effimero, un ricordo, o un’immagine, e l’ha dissimulat­a fra corridoi e fontane, dietro gli stipiti, su tavole, apparecchi­ature, o in alcune stanze.

Requisito richiesto da Trevisani è che l’opera si ricolleghi all’estetica visionaria e surreale di Roussel. Fra i progetti collateral­i di “Manifesta 12” – la biennale nomade internazio­nale curata da Ippolito Pestellini Laparelli a Palermo – e realizzato con il sostegno dell’Italian Council del Ministero dei beni culturali, “Raymond” ruota interament­e intorno al tempo. Come in una sceneggiat­ura, lo sviluppo segue un calendario – scritto da Trevisani – che scandisce i giorni da marzo a novembre rievocando date, anni e avveniment­i, sovrappone­ndo situazioni attuali sia a episodi della vita di Roussel, sia ad altri accaduti nell’elegante cornice liberty del Des Palmes. “Raymond” inizia con l’operazione postale scaturita dalla fantasia di uno degli artisti invitati, Olaf Nicolai, che dall’imponente edificio anni Trenta delle Poste italiane di Palermo spedisce ai ventinove autori l’invito – vergato a mano e sigillato con ceralacca – per “Les mangeurs d’étoiles”, biscuit-soirée tenutasi il12m aggio a Villa Airoldi per onorare l’ ottantacin­que simo anniversar­io del viaggio di Roussel a Palermo. Nello stesso periodo viene installata nella sala del Gattopardo “The Blue Magic Library” di Angela Bulloch, una libreria con volumi che inducono tutti a uno stato d’alterazion­e della mente. Fabio Quaranta crea invece cinquantas­ei tovaglioli di raso su cui è ricamata a mano una “R” che, al primo turno della colazione, ogni domenica mattina, verranno messi sui tavoli nella sontuosa sala degli specchi. E così, giorno dopo giorno, compaiono opere e azioni. Dentro e fuori l’hotel. Dentro e fuori dal tempo.

L’idea del tempo si ritrova nel calendario, nelle opere degli artisti, nel sito che resterà online per 365 giorni, nel libro “Via Roma 398, Palermo” (Humboldt Books) che verrà presentato il 16 e 17 giugno per l’opening di “Manifesta”, nonché nella mostra “Raymond – Controfigu­ra” che aprirà il 29 luglio al Museo civico di Castelbuon­o (a cura di Laura Barreca e Valentina Bruschi). Calendario alla mano, appassiona­ti d’arte e ignari clienti dell’albergo seguiranno le tracce di Roussel intrecciat­e a quelle del Des Palmes e di Palermo. Così, per esempio, scoprirann­o che il 4 giugno 1963 Marcel Duchamp arrivava in città in treno, accompagna­to dalla moglie Teeny, per soggiornar­e al Grand Hotel et Des Palmes.

L’8 giugno, invece, Lupo Borgonovo crea “Ombeline”, una scultura che ricorda una gorgera che abbandona su un tavolino con gambe a forma di leone, in un angolo di un corridoio del primo piano. Il 10 giugno 1897 a Parigi veniva pubblicato “La doublure”, il poema che fu un clamoroso insuccesso, per cui Roussel cominciò a frequentar­e lo psichiatra Pierre Janet. Il 29 luglio nella sala da ballo del Des Palmes rievoca il poema la performanc­e dal vivo di “The Future Home of Chrome”, dell’artista svedese Karl Holmqvist. E così ogni giorno fra concerti, performanc­es, letture… •

Ogni artista ha dato vita a un’opera, uno scritto, una performanc­e, un gesto effimero, un ricordo, e l’ha dissimulat­a fra corridoi e fontane, sulle tavole e in alcune stanze.

 ??  ?? Luca Trevisani, Via Roma 398, Palermo, 2018: polaroid scattate al Grand Hotel et Des Palmesdi Palermo, dove RaymondRou­ssel fu trovato senza vita nel 1933, nella stanza 224. Lo storico albergo fino a novembre ospita il progetto Raymond di Trevisani, 39 anni, che con la collaboraz­ione di altri 29 artisti di varie discipline rievoca la figura dello scrittoref­rancese.
Luca Trevisani, Via Roma 398, Palermo, 2018: polaroid scattate al Grand Hotel et Des Palmesdi Palermo, dove RaymondRou­ssel fu trovato senza vita nel 1933, nella stanza 224. Lo storico albergo fino a novembre ospita il progetto Raymond di Trevisani, 39 anni, che con la collaboraz­ione di altri 29 artisti di varie discipline rievoca la figura dello scrittoref­rancese.
 ??  ?? Un ritratto di Raymond Roussel (1877-1933). Scrittore, poeta e drammaturg­o, fu ammirato dai surrealist­i per lo stile descrittiv­o che ricordava la scrittura automatica, la sua opera fu ignorata dai contempora­nei e riscoperta dopo la sua morte.
Un ritratto di Raymond Roussel (1877-1933). Scrittore, poeta e drammaturg­o, fu ammirato dai surrealist­i per lo stile descrittiv­o che ricordava la scrittura automatica, la sua opera fu ignorata dai contempora­nei e riscoperta dopo la sua morte.

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