Principessa Di Stile
Sono ispirati a un suo poema d’amore i capi della collezione SIRIVANNAVARI. Un racconto che prende vita in nuove forme e dimensioni: strutture più complicate e decostruite.
Quali fiabe leggono alle principesse quando sono bambine, quali sogni hanno? Amori romantici, che riportano ai classici della letteratura o avventure 3.0? Sono le domande a cui dà una risposta Sua Altezza Reale della Thailandia la principessa Sirivannavari Nariratana, con le parole e soprattutto con i capi della nuova collezione, che sono ispirati a un poema d’amore da lei stessa scritto. «Le favole erano relativamente simili a quelle degli altri bambini», sorride. «Da piccola adoravo i racconti, ma anche guardare i cartoni animati della Disney. Con il passare del tempo, ho iniziato a leggere romanzi, poemi e poesie, in particolare quelli romantici». Formatasi in Thailandia e a Parigi, disegna capi contemporanei da cui traspare il suo heritage aristocratico. «Il mio design», spiega quando le chiediamo se rispecchiano il guardaroba di una principessa, «combina creatività e praticità: mi piace che le ragazze lo indossino nella loro vita quotidiana. Ho lanciato anche una nuova linea di gioielli, che comprende collana, anello e una piccola tiara ornata di diamanti». Una visione romantica, come il poema da lei scritto “Horse, Helen and Henri”, che è anche nome e ispirazione della collezione SIRIVANNAVARI P/E 2018, una storia d’amore tra un giovane ufficiale dell’esercito e una ragazza di campagna ambientata sul finire della Seconda guerra mondiale. «Il poema ha influenzato il mood e conseguentemente i ricami, i colori, i dettagli, che possono essere ritrovati all’interno della storia». E aggiunge: «Le sagome e le strutture di questa stagione sono varie, complicate, decostruite. Hanno nuove dimensioni, come il modello trapuntato, o utilizzano tecniche di piegatura, come quelle a opera del laboratorio di Gérard Lognon a Parigi». Un savoir-faire lussuoso, per capi molto femminili, presentati fino a metà mese in un pop-up store al 4° piano della Rinascente di Milano.