harry winston,
Il senso di HARRY WINSTON per la neve.
È una notte di dicembre degli anni 40, i bagliori della luna si allungano sulla neve fresca che imbianca la città di Scarsdale, nei pressi di New York. Il signor Winston rincasa nella sua tenuta vittoriana e si sofferma con lo sguardo sulla ghirlanda natalizia appesa alla porta d’ingresso: i cristalli di neve, come un pizzo, hanno adornato l’agrifoglio. Nota che la bellezza della composizione è scandita dal ritmo delle foglie più che dai rami e decide, in quell’istante, che anche nei suoi gioielli sarebbero stati i diamanti stessi, e non le montature, come d’abitudine, a determinarne la struttura. Nacque così il “clustering”, tecnica che da allora definisce lo stile della maison Harry Winston. Uomo brillante, e dai mille volti, famoso per le imprese spericolate, nella sua vita ha probabilmente posseduto oltre un terzo dei diamanti più celebri e ambiti al mondo. L’idea del clustering consiste nel raggruppare vari tagli di diamante – a goccia, marquise, brillante – e accostarli armonicamente come in una composizione floreale, lasciando spazio al movimento, alla tridimensionalità e al design ornamentale. Potenziando così brillantezza e splendore da ogni angolazione. Dalla collana Wreath alle declinazioni di orecchini, anelli, bracciali, il Winston Cluster dopo quasi ottant’anni è uno dei motivi più ammirati della gioielleria e continua a ispirare le nuove collezioni della maison. Come quella del 2018 in cui la tecnica sempre più sofisticata rende le montature di platino pressoché invisibili e le gemme sembrano fluttuare. Come acqua, come neve.•