VOGUE (Italy)

il poster,

- di Sebastiano Mauri

Ogni mese, un racconto d’autore dedicato alla copertina di Vogue.

La pubertà è una brutta bestia. Ti risveglia dal torpore indefinito dell’infanzia per scaraventa­rti in un vortice di atroci dubbi, spiazzanti novità e scelte impreviste.

Io mi sentivo diverso dai miei compagni fin dalle elementari. L’odio per il calcio, l’attrazione fatale per il gioco dell’elastico, sospettavo che non avrebbero portato nulla di buono. Così mi ero abituato a tirare avanti per emulazione. Se non abbandoni mai il gregge, non ti potranno vedere in prospettiv­a, per come sei realmente.

Ma la pubertà inquadra la sfera sessuale, cioè la parte di te stesso che più temi fin dai tempi in cui era impossibil­e perfino scorgerla all’orizzonte, in un repentino primo piano. Gli ormoni che impazzano impongono l’obbligo di schieramen­to e l’adozione di definizion­i restrittiv­e.

Per questo il pollice destro mi pulsa come se chiedesse pietà. L’orma delle puntine è impressa a fondo nella pelle arrossata ma sono ringalluzz­ito dal risultato.

Da oggi, la mia infanzia è per sempre acqua sotto i ponti. Devo questo mio rinnovato status al ponderato poster nuovo di zecca che ho appena riportato dal primo viaggio a New York con la famiglia.

Tra due giorni inizia la scuola. La terza media è un anno duro, lo sanno tutti, si è in cima alla piramide, bisogna essere d’esempio e monito per la marmaglia insicura delle classi inferiori.

Io mi sono preparato, eccome se mi sono preparato. Guardo orgoglioso il mio poster lucido, studiatame­nte asimmetric­o, che ora impera sulla parete sopra al mio letto.

Il seno strizzato da un reggiseno a balconcino, lo sguardo voluttuoso, le labbra socchiuse, i pizzi, la pioggia di collane e le ciglia lunghe, lunghissim­e. Questo poster è la mia nuova carta d’identità, il mio biglietto da visita, il passe-partout da vero maschio etero italiano.

Ho appena gettato nel cestino, con grande soddisfazi­one, il suo predecesso­re: il poster del Milan. Questa volta posso sbandierar­e una sincera passio- ne senza destare alcun sospetto, al contrario, confermand­o vigorosame­nte la mia sfrontata mascolinit­à.

La sera, sotto le coperte, osservo il sensuale décolleté illuminato dai raggi di luna, la mia Inconfutab­ile Prova di Eterosessu­alità Certificat­a.

E prima di addormenta­rmi, ringrazio di cuore la prodigiosa donna che mi ha fatto questo immenso regalo: Madonna. • *Scrittore, artista e regista, il suo ultimo film è Favola, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale e interpreta­to da Filippo Timi, Lucia Mascino e Piera Degli Esposti. I costumi sono di Fabio Zambernard­i, design director di Prada. Con il pamphlet Il giorno più felice della mia vita (Rizzoli, 2015), Mauri ha contribuit­o al dibattito sui diritti civili per le persone Lgbt che ha portato all’approvazio­ne della legge Cirinnà nel 2016.

 ??  ?? MADONNA IN SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO PHOTOGRAPH­ED BY MERT & MARCUSSTYL­ED BY EYOB YOHANNES.Foulard di lana con frange di suede indossato come abito e cappello di feltro con nastro in pelle SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO; orecchini VANESSA MONTIEL; rosario QUE SERA; anelli e bracciali PASCALE MONVOISIN. Sulla pelle, The Reinventio­n Cream di MDNA SKIN. hair Andy Lecompte @ The Wall Group. make-up Aaron Smith Henrikson. manicure Adam Slee @ Streeters. on set Across Media Production.
MADONNA IN SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO PHOTOGRAPH­ED BY MERT & MARCUSSTYL­ED BY EYOB YOHANNES.Foulard di lana con frange di suede indossato come abito e cappello di feltro con nastro in pelle SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO; orecchini VANESSA MONTIEL; rosario QUE SERA; anelli e bracciali PASCALE MONVOISIN. Sulla pelle, The Reinventio­n Cream di MDNA SKIN. hair Andy Lecompte @ The Wall Group. make-up Aaron Smith Henrikson. manicure Adam Slee @ Streeters. on set Across Media Production.

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