A PROPOSI TODI JACK. MICHAEL ANAST ASSIADES RILEGGE PER B& B ITALIA UN CLASSICO ANNI 50, LA LIBRERIA DA CENTRO. E NE FA, SENZA NOSTALGIE, UN PICCOLO PRODIGIO DI TECNOLOGIA.
Michael Anastassiades sa andare dritto all’essenza delle cose. In molti ci provano, non è da tutti riuscirci evitando rigidità minimaliste o algidi distacchi. L’abilità del cinquantunenne designer cipriota sta nell’offrire i suoi progetti senza mai calarli come un “oracolo” inappellabile, ma anzi cercando il dialogo con il fruitore: suscitandone se non l’interazione, certo la curiosità. Un esempio sono le sospensioni Arrangements per Flos segnalate su Casa Vogue in aprile. Di Jack, esordio con B&B Italia – una riflessione sulla classica libreria da centro degli anni 50 –, Anastassiades racconta che «è nata come esercizio di assemblaggio di tondini dello stesso diametro». Una configurazione essenziale che «offre una struttura e una modularità ideali». Se quest’ultima è il dato che cattura, ciò che di questa architettura per interni conquista è la discrezione delle soluzioni tecniche celate nei montanti verticali d’alluminio: gli elementi di sostegno dei piani di appoggio, la regolazione telescopica terrasoffitto, tutto è invisibile. 50 anni sono passati tra Jack e la LB7 di Franco Albini per Poggi (1956/57) – dal 2008 Cas sina la edita come 835Infinito. Tutto uguale perché tutto cambi. Se Albini sceglieva quale décor di lasciare a vista le parti costruttive, la finezza di Jack è nella loro, seppure solo apparente, assenza. ¥