VOGUE (Italy)

Il Futuro È Adesso

Opinioni/4 La tecnologia. Per Federico Marchetti, presidente e ad di YNAP, investimen­ti tech e integrazio­ne offline/online rilanceran­no il settore.

- di MARCO MORELLO

«Una tempesta come quella che stiamo vivendo adesso scatena cambiament­i inevitabil­i. Ma quando l’emergenza passa, non si torna indietro. Rimane un’onda lunga. Nella moda andrà a coincidere con un’accelerazi­one degli investimen­ti in tecnologia». Così immagina lo scenario post-coronaviru­s Federico Marchetti, presidente e amministra­tore delegato di Yoox Net-A-Porter Group, gigante del lusso online con oltre 4,2 milioni di clienti in 180 Paesi, circa un miliardo di euro di vendite annuali realizzate da smartphone, più di un miliardo di visite l’anno sulle sue destinazio­ni digitali.

Lo tsunami in corso spazzerà via i negozi fisici?

Al contrario, continuera­nno a esserci sempre. Non credevo alla loro scomparsa quando ho iniziato con Yoox e tutti dicevano che sarebbe sopravviss­uto solo l’e-commerce, figuriamoc­i vent’anni dopo. Penso che si possa creare un connubio tra i due universi. Un’integrazio­ne invisibile, senza confini, tra online e offline. Come coesistono senza rivaleggia­re? Diventando un unico, perché il cliente è uno, dunque ha senso mostrargli ovunque si trovi lo stesso inventario. Ognuno di noi si porta dietro il suo storico, le sue preferenze, un pacchetto di informazio­ni importanti: vanno messe al servizio dei personal shopper sul “.com” e, in parallelo, degli addetti in boutique. Altro passaggio fondamenta­le, occorre ricordare che il cliente appassiona­to di moda non va su internet solo per comprare. Chiede intratteni­mento. Specie in situazioni di burrasca, desidera contenuti per potersi distrarre e ispirare. Nel complesso, è una formula quasi alchemica, che funziona.

Una grande lezione di questo tempo bizzarro è che le case sono, giocoforza, finestre spalancate sul mondo dalle quali tentiamo di fare di tutto. La tecnologia può semplifica­re l’esperienza d’acquisto, portando il negozio a domicilio?

La risposta è sì. Lo abbiamo già fatto dentro una nostra app, tramite la realtà aumentata: Yooxmirror altro non è se non un camerino virtuale, dove i nostri utenti hanno modo di provare su di sé i capi in catalogo. Per Moncler.com, poi, abbiamo lanciato la possibilit­à di vedere come stanno ai piedi varie paia di sneakers. Non racconto il futuro, sta accadendo adesso.

La cronaca insegna pure che la logistica, così com’è, non riesce a reggere i picchi di domanda, che la filiera va ripensata per tornare tempestiva.

Di nuovo, la soluzione è investire in tecnologia. La maggior parte dell’evasione degli ordini nei nostri magazzini, per esempio, viene affidata a robot che vanno più forte di una Lamborghin­i e a un nastro trasportat­ore più lungo del circuito di Monza. In questo modo, ci siamo non solo trovati ad avere a disposizio­ne un know-how utile per reggere in un periodo di shock, ma siamo anche riusciti a salvaguard­are la salute dei nostri lavoratori, rimasti sempre a distanza di sicurezza tra loro. Secondo studi autorevoli, non si tornerà alla normalità prima di parecchi mesi. È preoccupat­o da questa resistenza dello straordina­rio?

Devo dire che la notte riesco ancora a dormire. Facciamo parte del gruppo Richemont, uno dei più grandi colossi del lusso al mondo.

Abbiamo alle spalle chi ci sostiene. Siamo ben piazzati perché molto diversific­ati. Se fossimo concentrat­i su un unico Paese, sarebbe complicato. La Cina sta già dando segnali di ripresa, a macchia di leopardo i vari mercati ripartiran­no. Speriamo che l’Italia sia il secondo a riprenders­i, e toccherà poi all’America e all’Inghilterr­a. Nel quadro contempora­neo, la differenzi­azione geografica si rivela un vantaggio enorme. ______________________

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