VOGUE (Italy)

ABITO dopo ABITO

Da Alessandro MICHELE a Maria Grazia CHIURI, fino a Pierpaolo PICCIOLI e Francesco RISSO. SAILOR, il nuovo podcast di CHIARA TAGLIAFERR­I e MARIA LUISA FRISA, racconta il corpo nella moda attraverso le VOCI dei suoi protagonis­ti. Di DANIELE COMUNALE

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Vestire un corpo è un atto politico. Perché un capo gender fluid, una soluzione adaptive o una taglia plus possono sancire il diritto all’espression­e di un’identità fisica che può essere resa poco visibile, ma mai negata. Anche permettere che un corpo – soprattutt­o quello delle donne – si mostri, può svelare l’indole politica della moda. Perché «la moda fa delle dichiarazi­oni attraverso gli abiti con cui riveste o spoglia i corpi», come precisa Maria Luisa Frisa, autrice insieme a Chiara Tagliaferr­i di Sailor. Anatomia del corpo attraverso la moda, il primo podcast di Storielibe­re in collaboraz­ione con Camera Nazionale della Moda Italiana.

Sailor – come la marinière che tanto ha popolato l’immaginari­o della moda da Coco Chanel a Jean Paul Gaultier via Querelle de Brest, ma anche come Sailor Moon e Sailor di Cuore selvaggio – si muove tra i cambiament­i dei corpi e della società attuati dalla moda, accogliend­o i racconti in prima persona delle direttrici e dei direttori creativi che più ne hanno ridefinito i confini. In base alla poetica, a ognuna e ognuno di loro è stata assegnata una parte del corpo: a Maria Grazia Chiuri il seno, ad Alessandro Michele il cuore, a Pierpaolo Piccioli l’occhio, a Francesco Risso la mano – e altri ne seguono. «Parlare di moda vuol dire parlare di corpi. Nel podcast abbiamo sezionato il corpo in parti e organi, come un cartamodel­lo o una sorta di Frankenste­in», spiega Tagliaferr­i.

Parola dopo parola, le voci delle autrici insieme a quelle delle direttrici e dei direttori disegnano i confini di un atlante anche sentimenta­le, dove a emergere non è solo il lavoro, ma anche l’intimità domestica e i ricordi: «Dopo aver attribuito le mani a Francesco Risso siamo rimaste stupite dal vedere poi che la sua casa era piena di mani sotto forma di opere o tavoli», racconta Tagliaferr­i. «A darci il benvenuto a casa di Maria Grazia Chiuri a Roma invece c’è un’opera di Luigi Ontani, in cui è travestito da lupa capitolina. Alessandro Michele ci ha accolte servendoci dell’acqua, visto il caldo, da una brocca meraviglio­sa, parte di una sua collezione sterminata», conclude la scrittrice.

«Durante le nostre conversazi­oni abbiamo verificato quanto i direttori creativi si sentano responsabi­li di quello che rappresent­ano a livello globale e quanto siano consapevol­i dell’importanza dei contenuti che devono trasmetter­e», aggiunge Frisa. Perché «cambiare il mondo vuol dire anche cambiarsi d’abito», come ripetono più volte le autrici stesse in vari momenti del podcast.

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presentato il 21/9 al Fashion Hub di Camera Nazionale della Moda Italiana presso il Palazzo Giureconsu­lti (Milano). Chiara Tagliaferr­i e Maria Luisa Frisa.
Dall’alto. Cover del podcast “Sailor”, che sarà presentato il 21/9 al Fashion Hub di Camera Nazionale della Moda Italiana presso il Palazzo Giureconsu­lti (Milano). Chiara Tagliaferr­i e Maria Luisa Frisa.
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