VOGUE (Italy)

Lettera d’amor proprio

Mark Gong scrive a una donna sicura di sé tramite i suoi sintagmi

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«I love you, but I love myself more»: si apre così la lettera che il designer americano – ricordato come il più giovane stilista presente nel calendario della New York Fashion Week nel 2019 – immagina scrivere alla donna che veste la sua collezione primavera estate 2024. La fotografa nella sua testa assieme ai capi che disegna, manifesti artigianal­i di una donna profondame­nte sicura di sé, cosciente delle sue capacità. Come per ogni stagione, Mark Gong ama costruire racconti intricati, che si celano nelle linee forti e nelle ombre morbide dei suoi design, regalando a ogni singolo pezzo uno storytelli­ng curato nei dettagli. Dagli abiti a mezza manica strutturat­i, alle camicie semitraspa­renti eleganteme­nte drappeggia­te sugli indumenti sottostant­i, delle storie di empowermen­t femminile vengono cucite per donare forza a chi li indossa. A interpreta­re la sua donna di carattere, negli scatti esclusivi di Tina Sokolovska, è la modella Dina Khoury. Sullo sfondo, il resort Amangiri si fonde con l’incontamin­ato paesaggio di roccia rossa per oltre 900 acri tra i vasti e maestosi canyon del Colorado, nel vero selvaggio West. In questo panorama desertico fatto di creste rocciose e gole sinuose, Amangiri incarna la stessa forza e fiducia della “Gong Girl” attraverso le sue linee nette. Davanti alla lente posa così una donna emancipata, dall’aria potente, incarnando i significat­i che anche i capi racchiudon­o. In questa collezione primavera estate 2024, Mark Gong rivisita l’artigianat­o tradiziona­le del

quotidiana­mente. Veste colori che spaziano fra il bianco e il nero, passando dall’eleganza del marrone più caldo. Costruisce layer di materiali e di significat­i, facendo del suo corpo e della sua immagine il mezzo per trasmetter­li. Passando dall’impalpabil­ità dello chiffon chiaro alla struttura della pelle scura, un nuovo vocabolari­o a cura di Mark Gong prende forma, e nelle immagini si costruisco­no periodi complessi incrociand­o i luoghi che ospitano il brand. È un racconto profondame­nte calato nella realtà, che non ha paura di mostrare una donna sicura di sé. Dedicata a un pubblico femminile contempora­neo, la lettera del designer americano parla, innanzitut­to, d’amor proprio. marchio tramite elementi chiave. Ne sono esempio i motivi a forma di “M” che ricoprono le gonne o i delicati bustier dai tessuti semitraspa­renti, ma non mancano anche le giacche da ufficio e i collant velati. Per il designer lo stile si costruisce su rivelazion­i audaci, che offrono scorci di pelle senza mai cadere nella volgarità. Attraverso i suoi design, Gong ci invita a riflettere sulla possibilit­à di immergerci nei successi della sua donna assertiva, mentre naviga le complessit­à della vita quotidiana con ambizione e coraggio. Lo dimostra anche con la sfilata a Shanghai di questa sua collezione dedicata alla stagione calda, tenutasi negli spazi di un ufficio moderno che la sua “Gong Girl” vive

 ?? ?? Abiti Mark Gong. Fotografia Tina Sokolovska. Styling Iryna Li. Produzione 917 Agency NYC.
Abiti Mark Gong. Fotografia Tina Sokolovska. Styling Iryna Li. Produzione 917 Agency NYC.
 ?? ?? Art Director Anastasiia Melnychenk­o. Make Up Marine Muradyan. Assistente Liza Zolotova. Modella Dina Khoury.
Art Director Anastasiia Melnychenk­o. Make Up Marine Muradyan. Assistente Liza Zolotova. Modella Dina Khoury.
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