Wired (Italy)

IL C AVO C HE CI L EGA ALLO SPAZIO

REPORTAGE DALLA FABBRICA ITALIANA IN CUI, CON UN FILO DI CARBONIO LUNGO 7000 KM, VENGONO COSTRUITI I PROPULSORI PER MANDARE IN ORBITAI SATELLITI

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Un made in Italy spaziale: 7000 chilometri di filo di carbonio per costruire il nuovo vettore Vega C, il cui primo lancio è previsto nel 2019. Progettato e realizzato dalla laziale Avio, serve per il posizionam­ento di satelliti in orbita bassa (Low earth orbit, Leo) per l’osservazio­ne della terra e il monitoragg­io dell’ambiente. I lanciatori Vega sono composti da 4 stadi, 3 dei quali sono motori a propulsion­e solida realizzati con tecnologia a “gabbia” in filo di carbonio, il cosiddetto filament winding. Il quarto stadio, il cervello del lanciatore, è realizzato in lega speciale di alluminio ed è l’elemento che, arrivato in orbita, si occupa di mettere in posizione il satellite. Completate le fasi di produzione dei singoli moduli, questi vengono imballati e spediti via mare alla base di lancio di Kourou nella Guyana francese, dove, una volta assemblati, costituira­nno l’intero lanciatore. A inizio agosto Avio ha lanciato il suo decimo Vega, e il prossimo lancio è previsto a novembre. Il Vega C è la nuova frontiera dell’azienda italiana, il cui motore principale, lo stadio P120, con i suoi 11 metri di lunghezza e 3,5 di diametro sarà il più grande propulsore monolitico in carbonio al mondo.

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