HACK ICON
Il più iconico vasetto del design italiano, ventiquattro studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano, due giorni di tempo e una missione: hackerare il barattolo di Nutella per destinarlo a un nuovo uso, in nome dell’upcycling, la pratica che concede agli oggetti una seconda vita. Hack The Icon, l’hackathon analogico promosso da Nutella, con la media partnership di Wired, è andato in scena l’11 e il 12 marzo all’Upcycle di Milano e ha incoronato vincitori Laura Tardella e Alberto Zerbi. Il vasetto di Nutella è stato trasformato, dai vincitori del contest, in un dosatore della moka, un oggetto pratico, utile e in grado di intercettare il consenso trasversale della giuria chiamata a valutare i manufatti. Tutti i partecipanti hanno messo in gioco creatività e progettualità per riconcepire l’inimitabile vasetto, presente da decenni nelle case di milioni di persone nel mondo.
Nutella ha promosso l’hackathon ma la scommessa sull’upcycling continua sul sito nutella.it con una sezione dedicata al tema e tante idee per incitare il pubblico a valorizzare il sinuoso vasetto. Il famoso brand della crema alla nocciola ha messo al centro della sfida il simbolo che lo rende riconoscibile, per dimostrare che un’attitudine virtuosa è alla portata di tutti. L’upcycling permette di ripensare gli oggetti ma anche di aprirsi a una tendenza sostenibile, democratica e che fa bene al pianeta. Nutella ha voglia di accompagnare i consumatori nel percorso verso un diverso modo di interpretare i vasetti e di vivere il prodotto. L’iniziativa Hack The Icon dimostra la capacità di un grande brand di essere in sintonia con peculiari sensibilità e bisogni contemporanei, anche quello di non limitarsi a possedere gli oggetti, ma di continuare ad amarli e a valorizzarli attraverso cicli di vita più lunghi.