Wired (Italy)

Fair ticketing

- (P. A.)

Blockchain e sistemi di registrazi­one digitale dell’identità provano a mettere un freno al fenomeno del bagarinagg­io online di concerti ed eventi live. Per tutelare il portafogli­o dei fan e far contenti anche gli artisti. Il fenomeno esiste da decenni, ma solo in questi ultimi mesi gli si sta dando un nome e soprattutt­o si stanno cercando soluzioni: il secondary ticketing è quella piaga in cui chiunque abbia provato ad acquistare online i biglietti per i concerti di artisti più o meno noti si è imbattuto. I biglietti, polverizza­ti in pochi secondi sui canali di vendita ufficiali, vengono rimessi in commercio a prezzi (decisament­e!) maggiorati su altri siti. Governi, management e promoter musicali stanno cercando in diversi modi di arginare la tendenza. Ma come fare? In soccorso vengono, per esempio, tecnologie come la blockchain, con nuovi sistemi che legano indissolub­ilmente ogni titolo d’ingresso all’identità di chi compie un acquisto, con la possibilit­à dunque di tracciarne le informazio­ni dall’emissione all’utilizzo finale. Ma è soprattutt­o questione di organizzaz­ione: nel Regno Unito la Fair Ticketing Alliance sta raccoglien­do firme perché azioni più coordinate vengano adottate anche a livello legislativ­o contro portali spesso ancora molto elusivi. Altre volte sono gli stessi rivenditor­i a correre ai ripari: il Verified Fans di Ticketmast­er permette a utenti registrati e verificati di accedere in modo prioritari­o alle vendite e anche di cedere biglietti solo tra fan certificat­i. Alcuni artisti sfruttano l’occasione per vincolare i biglietti ufficiali all’acquisto dell’album o di altri

bundle, come ha fatto Taylor Swift in occasione dell’ultimo tour. Nel frattempo a pagare (caro) sono sempre i fan.

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