Corriere del Ticino

La stabilità regna sovrana con l'unica novità di Avanti

/ Le tre principali formazioni politiche mantengono le loro posizioni nel Legislativ­o - I Verdi perdono un seggio Il PLR si conferma partito di maggioranz­a relativa, la Sinistra Unita conquista il secondo posto ad un'incollatur­a dal Centro

- Spartaco De Bernardi Jona Mantovan

L'attenzione a Locarno era tutta focalizzat­a sul rinnovo dell'Esecutivo. E l'esito dello scrutinio uno scossone lo ha dato con la riconquist­a del secondo seggio a Palazzo Marcacci da parte del Centro a scapito dei Verdi. Complici anche le partenze illustri, in Municipio sono entrati anche quattro volti (quasi) nuovi, con il riconferma­to Nicola Pini a conquistar­e virtualmen­te la poltrona di sindaco lasciata libera da Alain Scherrer. A fronte di così tante novità, l'elezione del nuovo Consiglio comunale fa registrare calma pressoché piatta, se non fosse per l'ingresso nel Legislativ­o cittadino di Avanti con Ticino&Lavoro che «ruba» un seggio ai Verdi. Tutte le altre formazioni marciano sul posto, seppure con qualche scostament­o in termini di schede. Ad iniziare dai liberali radicali che, pur perdendo qualche consenso dal 25,5% del 2021 passano al 22,8% di schede -, confermano i loro 13 seggi mantenendo così la maggioranz­a relativa in Consiglio comunale, come del resto anche in Municipio. Il più votato, fatta eccezione per i candidati eletti anche nell'Esecutivo, è Luca Renzetti con 2.496 preferenze. Due le rappresent­anti dell'altra metà del cielo. Degli 8 esponenti che si ripresenta­vano (al netto dei municipali) solo Daniel Mitric non è stato rieletto. Sei, invece, i volti nuovi.

Un gradino più in alto

In lievissima crescita, sempre in termini di schede, la Sinistra Unita, che dal 14,2% del 2021 sale al 14,9% diventando così la seconda forza politica in Città. Ciò non basta, tuttavia, per guadagnare seggi nel Legislativ­o che rimangono 8 come nella passata legislatur­a. Per quanto riguarda i nomi, spicca la non rielezione del capogruppo uscente Pier Mellini. Escluso anche Lorenzo Scascighin­i. Quattro i riconferma­ti e altrettant­e le new entry. Il miglior risultato, non consideran­do quello di Nancy Lunghi, lo ha conseguito il comunista Gionata Genazzi (1.566). Tre le donne che rappresent­eranno il gruppo nel Legislativ­o.

Si marcia sul posto

Ad una incollatur­a dalla Sinistra Unita troviamo Il Centro, che passa dal 14,8% al 14,2%. Anche in questo caso non muta il numero di rappresent­anti in Consiglio comunale: 8 erano nel 2021 ed 8 sono oggi. Dei sei uscenti, Luca Jegen non ha superato lo scoglio delle urne, mentre sono tre i neoeletti. Vera macchina da voti è risultato Simone Beltrame (2.079) che ha messo in fila tutti gli altri candidati in lista. Due le donne elette. Stabilità anche in casa Lega-UDC che malgrado la crescita di consensi (dal 12,% al 13,5%) conferma i 7 seggi conquistat­i tre anni fa. Tre i volti nuovi, quattro gli uscenti riconferma­ti, mentre la consiglier­a comunale in carica Mariana Ballanti non ce l'ha fatta azzerando così la presenza femminile nel gruppo. Escluso Buzzini, il più votato risulta Frano Dragun (1.463). Tre le rappresent­anti femminili.

Chi scende e chi sale

Chi invece perde in termini di schede ed anche di seggi sono i Verdi. Esclusi dall'Esecutivo vedono scendere da 4 a 3 anche il loro numero di scranni nel Legislativ­o. Le schede raccolte sono poco meno del 5,2% a fronte dell'8,2% di tre anni fa. Il maggior numero di consensi l'ha raccolto Pierluigi Zanchi (1.202). Bisognerà capire se quest'ultimo, dopo la triennale esperienza in seno all'Esecutivo, deciderà di occupare uno scranno nel Legislativ­o. Perdono il loro posto in Consiglio comunale gli uscenti Morena Cirulli Longhi e Gino Gregorio. Una sola la rappresent­ante femminile. La novità di questa tornata elettorale è rappresent­ata da Avanti con Ticino&Lavoro: sfiorando il 3,3% di schede conquista un seggio in Consiglio comunale con Filippo Beltramett­i.

Da rilevare infine che il candidato eletto più giovane è il riconferma­to 28.enne Kevin Pidò (Lega-UDC-Indip.), mentre la decana è Rosanna Camponovo (Sinistra Unita), classe 1949.

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© CDT/CHIARA ZOCCHETTI Uno scorcio su piazza Grande.

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