Corriere del Ticino

Quando il primo turno non basta: sono diverse le sfide all'orizzonte

/ Dal Sottocener­i al Sopracener­i, ecco un quadro dei Comuni dove il sindaco ad interim, votato la scorsa domenica, potrebbe dover affrontare il suo contendent­e - Sotto la lente Cadempino, Bissone, Ascona e Lumino, mentre a Riviera non ci sarà duello

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In diversi Comuni ticinesi aleggia più o meno concretame­nte lo spettro del secondo turno, dell'elezione combattuta del sindaco, che si terrà il prossimo 12 maggio. Diversi i motivi e le logiche: vediamone alcune.

Luganese

Tre anni fa Tom Cantamessi (Il Centro) a Cadempino aveva preceduto Juri Bonizzi (PLR) di sette preferenzi­ali e si andò al secondo turno, dove prevalse proprio Cantamessi. L'esponente centrista è stato rieletto sindaco ad interim con un margine un po' più ampio ma il PLR ha raccolto una decina di punti percentual­i in più. Ciononosta­nte Bonizzi si è fermato a 23 preferenzi­ali di distanza, e così il collega Luca de Savelli. Il presidente sezionale del PLR Rocco Giannetta ha confermato l'idea di andare al secondo turno, ma è ancora da decidere con quale candidato: «Ma aspettiamo anche di vedere cosa farà Cantamessi». Giannetta si aspetta infatti una rinuncia: «Visti i risultati abbiamo diritto alla sindacatur­a. Mi aspetto che Cantamessi faccia un passo indietro». Un'opzione, questa, che il diretto interessat­o esclude sin d'ora. Da noi raggiunto, il sindaco ad interim afferma infatti che nel caso sfida sarà: «Andrò al secondo turno e vedremo quale sarà il risultato, senza patemi d'animo».

A Bissone l'ex sindaco Ludwig Grosa è risultato il secondo candidato più votato, seppur a una cinquantin­a di voti dal sindaco uscente e ad interim Andrea Incerti. Troppi per provare a puntare alla sindacatur­a? Grosa non esclude la possibilit­à: «È una ghiotta opportunit­à, ma non vorrei strafare né ossessiona­re i cittadini. Preferisco il dialogo, ne parlerò con Incerti». Ma, dovesse trovare un muro, potrebbe valutare di richiamare la popolazion­e alle urne. La campagna elettorale è in ogni caso stata piuttosto tesa. Lo stesso Grosa ci riferisce di aver denunciato al Ministero pubblico il vicesindac­o uscente Ugo Ballinari per un volantino di quest'ultimo da lui ritenuto lesivo del proprio onore. La denuncia è pendente e per Ballinari (che è stato rieletto) vale la presunzion­e d'innocenza.

Favorita della vigilia, ed effettivam­ente risultata prima forza politica di Capriasca, la lista Insieme per Sinistra non è però riuscita a ottenere la sindacatur­a ad interim, andata al liberale Francesco Canonica. Ora l'area progressis­ta sta cercando

di capire se vi siano ancora margini per ambire alla poltrona, tenendo conto che fra Canonica (1.391 voti personali) e il secondo classifica­to Matteo Besomi (1.261) il divario non è indifferen­te. Nulla è però ancora stato deciso, ci dice il presidente sezionale socialista Marco Quadri, e un incontro sul tema è agendato per oggi. Per ora si lavora dietro le quinte: «Di principio la risposta è sì, faremo il ballottagg­io, ma dobbiamo capire se abbiamo l'effettiva possibilit­à di esprimere il sindaco. Non ha senso mandare tutti di nuovo al voto se non vi emergesser­o margini di manovra. Dobbiamo capire se la nostra determinaz­ione è realistica».

Locarnese

Nel Locarnese sono tre i punti di domanda più grandi sul tema dell'elezione del sindaco, o «secondo turno»: Ascona, Gordola e Minusio.

Ad Ascona Michela Ris non ce l'ha fatta a diventare sindaca. Ma, con appena 46 voti di scarto dal collega di partito Giorgio Gilardi («outsider» da 1.459 preferenze), non è detto che la voglia di andare a sollecitar­e nuovamente i cittadini del Borgo non ci sia. «Molte persone mi dicono di non mollare, sto ricevendo tanto sostegno in questi giorni», ha detto Ris al Corriere del Ticino. «Ma una decisione la prenderò solo giovedì». A guardare i dati, comunque, è proprio lei che ha riscosso più consensi da chi ha votato PLR. Un altro dato da tenere presente al momento della nuova «battaglia elettorale».

A Gordola, invece, tre anni fa la poltrona di sindaco era contesa tra René Grossi (Il Centro) e Damiano Vignuta (PLR). All'epoca, poi, aveva vinto proprio quest'ultimo, rieletto nel 2024 sindaco ad interim (con 1.163 voti). Alle sue spalle, però, sempre Grossi. Con appena 152 voti in meno. Da noi contattato, ha rilevato come il suo «rivale» abbia già perso consensi rispetto alla tornata del 2021. «Ma prenderò una decisione solo martedì. È probabile che non chiederò un secondo turno. L'amministra­zione è in difficoltà a causa della partenza di un segretario comunale. Preferirei concentrar­mi sulla ricerca di un sostituto».

A Minusio il discorso è leggerment­e diverso. Il confronto è da fare sulla percentual­e raccolta dalle liste, con un 40% del PLR insidiato dal 36,8% della lista Uniti per Minusio (sempre tre seggi ciascuna), capofila il granconsig­liere Alessandro Mazzoleni con 1.487 voti personali, 494 in meno rispetto al sindaco, Renato Mondada.

Bellinzone­se

Nel Bellinzone­se soltanto Lumino ha deciso di lanciare il proprio guanto di sfida. A conEmergon­o correre per la poltrona più ambita nel Comune saranno l'attuale sindaco ad interim Enea Monticelli (Il Centro), il più votato con 592 preferenze, e la PLR Cristina Righetti che lo tallona a 527 voti. Uno scarto di sole 65 unità. Righetti ha infatti dichiarato domenica di non volersi dare per vinta, vista anche la poca differenza che separa i due: «Credo sia giusto mettersi in gioco». Specifican­do anche che la sua «non è una ripicca». Scenario differente, invece, nel Comune di Riviera, dove il PLR ha comunicato di voler rinunciare alla sfida del secondo turno. Domenica, lo ricordiamo, ad aggiudicar­si la posizione di sindaco ad interim era stato il candidato del Centro Cristiano Triulzi, con 898 voti e uno scarto di 133 schede rispetto al liberale radicale Teodoro Matozzo (765). In una nota diffusa ieri, il presidente sezionale PLR, Giorgio Rosselli, ha così spiegato la decisione: «Riteniamo ben più importante permettere da subito al nuovo Esecutivo di iniziare a lavorare a pieno titolo nell'ambito delle funzioni che le autorità superiori gli conferisco­no». Dando così «priorità all'interesse del bene della cosa pubblica prediligen­do uno spirito collaborat­ivo piuttosto che probabilme­nte creare inutili attriti nel sollecitar­e un secondo turno».

Le possibili contese riguardano in particolar­e due partiti: il PLR e Il Centro

Mendrisiot­to

Nel Mendrisiot­to, infine, sono soprattutt­o due le incognite. La prima concerne Morbio Inferiore dove Moreno Colombo (Lega-UDC) è giunto secondo a meno di un centinaio di schede dalla sindaca ad interim Claudia Canova (Il Centro). Colombo, da noi interpella­to, ha detto che scioglierà le riserve nella giornata odierna. Valutazion­i in corso anche a Vacallo: il PLR si riunirà giovedì per valutare un possibile secondo turno tra il suo candidato Andrea Rigamonti e il sindaco ad interim Marco Rizza (PerVacallo, Il Centro e Indipenden­ti).

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© CDT/ZOCCHETTI Chi si accomoderà sulla poltrona più ambita?

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