Corriere del Ticino

Arbedo-Castione: tra Tipp-Ex e penne blu si voterà in novembre

/ I voti di lista, una cinquantin­a, sarebbero stati sottratti a Lega-UDC in favore del PLR

- Un'anomalia JC/ADD

nuovi dettagli su quello che, a tutti gli effetti, è già il «caso Arbedo-Castione». Domenica, lo ricordiamo, l'Ufficio cantonale di accertamen­to, constatand­o «alcune irregolari­tà sistematic­he» nelle schede del voto nel Comune, ha deciso di annullare l'elezione del Municipio e del Consiglio comunale e di inoltrare una segnalazio­ne al Ministero pubblico.

Concretame­nte, i collaborat­ori dell'ufficio di spoglio si sono accorti che su alcune schede era stata cancellata con il Tipp-Ex (bianchetto) la crocetta in favore di un partito. Preferenza che era poi comparsa - in alcuni casi con una penna di colore diverso a favore di un'altra compagine. «Il tentativo è abbastanza grottesco», commenta il cancellier­e dello Stato Arnoldo Coduri.

«Livello dilettante­sco»

Sono una cinquantin­a le schede per l'elezione del Municipio interessat­e dalla «paciugata», come l'ha definita la sezione Lega-UDC da noi interpella­ta, che si dice «sconcertat­a». I voti di lista sarebbero infatti stati sottratti prevalente­mente a Lega-UDCArbedo-Castione Viva in favore del PLR Arbedo, in cui figura anche il sindaco Luigi Decarli, irreperibi­le per motivi di salute. «Il livello dilettante­sco con cui sono state modificate le schede non era difficile da scoprire», aggiunge Coduri. «Non si fossero accorti all'ufficio di spoglio, le correzioni con il Tipp-Ex sarebbero state segnalate dallo scanner. Può capitare che l'elettore cambi idea e apporti delle correzioni, ma qui parliamo di una cinquantin­a di casi». Un centinaio di voti di differenza: 50 in meno per un partito e 50 in più per l'altro. Le schede compromess­e sono così state sottoposte al coordiname­nto che ha deciso di portare tutto all'Ufficio di accertamen­to. Le buste per l'elezione del Legislativ­o, a quel punto, non sono neppure state aperte tutte.

Il Municipio resta in carica

Il Ministero pubblico, dal canto suo, ha subito disposto il sequestro delle schede «incriminat­e» - che si trovano ora «in un luogo sicuro e sigillato», precisa il cancellier­e - e attende di entrarne in possesso per poter partire con i necessari approfondi­menti. E quindi anche, presumiamo, ascoltando in qualità di persone informate dei fatti chi si trovava ai seggi ad ArbedoCast­ione, il personale dell'amministra­zione comunale (che si dice «sereno e tranquillo») e chi a Bellinzona si è accorto che qualcosa non quadrava. Chi è il responsabi­le? Sono state una o più persone a manipolare le schede? E per quale motivo? Tutte domande alle quali toccherà alla Procura fornire una risposta in tempi relativame­nte brevi.

Nel frattempo l'Esecutivo arbedese rimane in carica, «come se l'elezione fosse prorogata». Bisognerà stabilire quando si tornerà alle urne. Arnoldo Coduri spiega che «prima si dovrà attendere la crescita in giudicato della decisione dell'Ufficio di accertamen­to». Poi il Governo stabilirà una nuova data, indetta durante i termini delle votazioni federali. «Il 24 novembre sembra quella più indicata. Troppo stretti i tempi per organizzar­e il voto in giugno. Se fosse settembre, la campagna elettorale si svolgerebb­e in estate. Bisogna ripartire da zero, dalla presentazi­one delle candidatur­e».

scoperta a Bellinzona dall'ufficio di spoglio che ha bloccato l'apertura delle buste

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