Trump alla sbarra a Manhattan: «Lotto per la libertà degli americani»
/ È iniziato con clamore il procedimento per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels
Non è il processo più pesante che dovrà affrontare Donald Trump in quest'anno di campagna elettorale, ma certo è il più «hot», quello dai contenuti piu piccanti. Non bastasse, è l'unico dei quattro procedimenti a suo carico che arriverà a sentenza prima delle elezioni di novembre ed è il primo processo ad un ex presidente nella storia degli Stati Uniti. Ed è iniziato proprio ieri.
Tra ingenti misure di sicurezza e centinaia di giornalisti accampati fuori dal tribunale sin dalle quattro di mattina, The Donald è arrivato a Manhattan per fronteggiare trentaquattro capi di imputazione e almeno due mesi di udienze nell'ambito del procedimento per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. «Lotto per la libertà di 325 milioni di americani. Questo processo è un attacco
all'America» ha dichiarato poco prima di entrare in aula, ribadendo di essere vittima di una «persecuzione politica». Il tycoon è accusato di aver falsificato documenti aziendali per nascondere un pagamento di 130 mila dollari all'attrice hard nel 2016 in modo che non rivelasse la loro relazione e anche di altre due mazzette in cambio del silenzio sulle sue
sregolatezze: una da 30 mila dollari ad un portiere della Trump Tower ed un'altra da 150 mila dollari alla coniglietta di Playboy Karen McDougall.
Per quanto riguardi i tempi del processo i legali dell'ex presidente puntano sulla lentezza del sistema giudiziario americano - devono ancora essere scelti i membri della giuria su oltre 200 candidati - e su una serie di espedienti. Il giudice ha già bocciato la loro richiesta di ricusazione per un presunto conflitto di interessi (sua figlia lavora per un'azienda legata al partito dem). Sull'esito del procedimento è ancora troppo presto per esprimersi. Le accuse contro il tycoon sono tutti crimini di classe E, la categoria più bassa a New York, e ognuno comporta una pena detentiva massima di quattro anni di carcere. Merchan ha già chiarito che prende sul serio «i reati di colletti bianchi», perché di questo Trump è accusato al di là degli affaire con le sue amanti, e potrebbe mandarlo dietro le sbarre ma potrebbe anche concedergli la libertà vigilata. In ogni caso, a meno di un passo indietro suo o del partito repubblicano, nulla impedirà a The Donald di continuare a correre per la Casa Bianca e, in caso di vittoria, a guidare gli Stati Uniti.