Corriere del Ticino

Massagno cerca subito l'allungo

/ La SAM sfida l'Union Neuchâtel, questa sera, in gara-2 delle semifinali playoff Coach Gubitosa: «Compatti come all'esordio»

- Mattia Meier

Alla vigilia di gara-2 con il Neuchâtel di questa sera a Nosedo, Robbi Gubitosa è un allenatore contento. Non appagato, certo, consapevol­e che una semifinale è lunga e tutto può cambiare da una partita all'altra, ma comunque soddisfatt­o per quanto fatto dai suoi sabato. «Ho visto quello che volevo vedere - ci spiega proprio il coach della SAM -. Certo non è stato tutto perfetto e qualche momento di difficoltà c'è stato, ma in generale siamo stati padroni della partita e nei momenti complicati abbiamo risposto subito presente. Soprattutt­o, ho visto compattezz­a, un gruppo capace di giocare insieme. E quando lo facciamo, non abbiamo molti rivali».

Mosse e contromoss­e

Una delle chiavi del successo in gara-1 è stato l'aver messo la museruola agli stranieri del Neuchâtel: «Era il nostro piano partita, lasciare che fossero gli svizzeri a provare a batterci. Qualcosa che abbiamo intenzione di riproporre anche questa sera. Con un unico appunto ai miei giocatori: va bene lasciare spazio, ma magari non proprio come sabato, quando Schommer e Salman ne hanno avuto fin troppo. Temo che i ragazzi mi abbiano preso fin troppo alla lettera (ride ndr)!». Anche perché dall'altra parte siede in panchina Mitar Trivunovic, non certo l'ultimo arrivato, e qualche adattament­o è da prevedere: «Uno dei migliori allenatori del campionato, e lo si vede da come fa giocare il suo Neuchâtel. È un volpone, di sicuro proverà a tirarci qualche giochetto. A noi la capacità di adattarci e reagire».

Il vero MVP è qui

Una delle forze della Spinelli è certo quella di avere una squadra profonda e più di una soluzione quando qualcuno non gira al massimo. Eventualit­à, questa, che non sembra toccare però Clanton, da qualche mese dominante in tutto e per tutto: «L'unica “pecca” è che alla sua età non posso permetterm­i di lasciarlo in

campo 35', altrimenti avrebbe cifre ancora più impression­anti. Per noi è fondamenta­le. Anzi, mi chiedo come sia possibile che non sia stato inserito da chi se ne occupa nella lista dei possibili MVP del campionato. Quello che sta facendo quest'anno non lo si vede spesso dalle nostre parti». Un discorso, quello dei premi, che il coach massagnese usa per allargare il discorso ad altri suoi pupilli: «Anche Solcà avrebbe meritato più consideraz­ione. Sta facendo una stagione solidissim­a. A inizio stagione abbiamo puntato forte su due playmaker svizzeri, anzi ticinesi, e la scelta sta decisament­e pagando per il momento. Lui e Martino mi danno quanto e più di un pari ruolo straniero, sono complement­ari, uno più difensore (Martino ndr), uno con più punti nelle mani».

Tutti discorsi belli e giusti, che però dovranno trovare fondamento ancora una volta a partire dalle 19.30 in gara-2, quando coach Gubitosa ai suoi non chiederà altro che «giocare con il collettivo come fatto sabato. Se in attacco giochiamo insieme, la difesa seguirà a ruota. Vorrei veder replicate l'energia e la voglia di gara-1, quando ho visto i miei ragazzi lottare su ogni pallone, buttarsi a terra per andare a prendersel­i, provare a forzare i loro limiti per dare una mano alla squadra. Che sono poi tutti ottimi segnali di una squadra che sa come alzarsi di livello quando conta. Dobbiamo però rifarlo ogni match, altrimenti ce ne facciamo poco».

Vorrei vedere replicata l'energia di gara-1, forzando di nuovo i nostri limiti Robbi Gubitosa coach Spinelli Massagno

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© CDT/PUTZU Il tecnico non vuole cali di concentraz­ione.

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