Sabbie del Passato
Marco Piozzini Amédéo Wermelinger Salvioni 350 Frs. 24
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Marco Piozzini e Amédéo Wermelinger hanno scritto a quattro mani un interessante romanzo giallo-storico che ha luogo nel canton Ticino e sul Lago Maggiore italiano e che affonda le sue radici storiche nell'Italia fascista. Un anziano viene ritrovato morto sulla spiaggetta prospiciente la sua villa asconese. L'ispettore Alberto Corti, incaricato dell'indagine, scopre che l'uomo temeva proprio il lago come possibile «fronte» da cui avrebbe potuto materializzarsi un pericolo. Assieme all'amico anatomopatologo Claudio Loculi si recherà dapprima a Milano e in seguito sulle sponde del Lago Maggiore per indagare sugli averi e sul passato dell'anziano asconese d'adozione. Verrà così alla luce tutta una serie di vicende risalenti alla
Seconda guerra mondiale e precisamente al periodo fascista e repubblichino, periodo costellato di crimini e vendette violente compiuti innanzitutto dal ricostituito potere fascista con sede a Salò. Un crimine efferato, malgrado sia stato compiuto sotto costrizione e rischiando la propria vita, è giustificabile? Quali e quanti saranno i sensi di colpa e le insicurezze nel corso della lunga vita di colui che l'ha compiuto? Ecco un paio di domande a cui il romanzo risponde nell'ambito di un'indagine a largo raggio e che si insinuano in coloro che devono risolvere l'enigma. Dallo stile semplice ed efficace, Sabbie del Passato è uno di quei libri che rimarranno nella memoria del lettore per merito di alcune scene particolarmente riuscite, drammi di cui tutti abbiamo sentito parlare ma che è difficilissimo descrivere. Le argute figure di Corti e Loculi saranno inoltre due punti di riferimento necessari nella risoluzione di una storia ingarbugliata e che ha radici lontane nel tempo. In ogni caso, si tratta di un'opera riuscita nel solco di quel romanzo storico che ha ormai abbracciato i canoni dell'indagine onde poter affermare le sue verità e i suoi dubbi.