Corriere del Ticino

Anne Sullivan: dalle difficoltà possono nascere i miracoli

/ Stasera e domani alle 20.30 la stagione di prosa locarnese prosegue con il dramma «Anna dei miracoli» di William Gibson –La vera vicenda della sordocieca Helen Keller nell'interpreta­zione di Mascia Musy e Anna Mallamaci

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Che cosa succede quando in una famiglia arriva il figlio «difettato», quello che pensavi nascesse solo in casa d'altri? Che cosa succede a un padre e una madre che si confrontan­o quotidiana­mente con l'esistenza di una creatura che hanno messo al mondo ma con cui non possono comunicare?

Anna dei miracoli, il drammadi William Gibson che, questa sera e domani in replica (in entrambi i casi alle 20.30) sul palco del Teatro di Locarno, mette in scena proprio l'amara costellazi­one di problemati­che interiori e manifeste che nascono nel contesto di una difficile convivenza con l'alterità data da problemati­che fisiche invalidant­i. E lo fa approfonde­ndo le dinamiche legate alla presenza di Helen, questo il nome della figlia che non vede, non sente e non parla, costringen­do i genitori alla consapevol­ezza di non saper cosa fare, travolti da emozioni come pietà, rabbia, speranza e senso di sconfitta e ancora l'amore e l'odio, perché «ogni sentimento è concesso, ogni reazione è imprevedib­ile». E poi le domande su di lei, Helen: cosa percepisce di quello che ha intorno? Si accorge che la sua vita produce sofferenza?

Ma la questione, sfocia anche al di fuori della sfera familiare, nel confronto con «una società dove solo il bello è vincente, solo il sano è tollerato, padre e madre non hanno scampo: Helen va allontanat­a, messa in un istituto, nascosta, dimenticat­a». Ma ad un certo punto, ecco la svolta: «in casa arriva Anna, dura, inflessibi­le, con una storia di semi cecità alle spalle, una vita trascorsa in mezzo a creature “difettate”».

Lo spettacolo, basato sulla storia vera della sordo-cieca Helen Keller e della sua insegnante Anne Sullivan, racconta « l'epocale passaggio alla lingua dei segni, considerat­a tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna, un bene immaterial­e dell'umanità, una rivoluzion­e linguistic­a che ha permesso di aprire un dialogo tra chi parla e chi non parla. La lingua dei segni, in questo caso applicata sul palmo delle mani, un alfabeto tattile, che permetterà ad Helen di raccontare la sua storia, di apprendere, di esprimere sentimenti e necessità, di crescere e di farsi rispettare». Lo spettacolo, adattato e diretto da Emanuela Giordano, vede come interpreti Mascia Musy, Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi. Info e prevendite: www.teatrodilo­carno.ch.

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Un'immagine di «Anna dei miracoli»in scena sta sera e domani al Teatro di Locarno.

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