Corriere del Ticino

Il sodalizio in musica tra «Principe» e giullare

/ Il settantatr­eenne cantautore romano, dopo quelle che hanno caratteriz­zato la sua lunghissim­a carriera, da Dalla a Venditti, si cimenta in una nuova inedita collaboraz­ione con il comico e musicista Luca Medici, in arte Checco Zalone - Il risultato è un

- Alessio Brunialti Pastiche.

Francesco De Gregori passa per un artista altero e anche un po' sprezzante: lo chiamavano «il principe» e lui ricambiava con performanc­e dylaniane dove, tra una canzone e l'altra (tutte arrangiate distaccand­osi dagli originali amati e conosciuti dal pubblico) era capace di non proferire parola. Non solo non è più così, ma fin dall'inizio il cantautore romano è stato incline alle collaboraz­ioni. Con Antonello Venditti, con cui si è ritrovato di recente, con Lucio Dalla, con cui ha vissuto la doppia avventura dei concerti di Banana republic e Work in progress, con Pino Daniele, Ron e Fiorella Mannoia, con cui ha condiviso una bella tournée, perfino con la regina del folk Giovanna Marini, ha collaborat­o con Caterina Bueno, con Alessandro Haber, con il fratello Luigi

Grechi, con l'amico Mimmo Locasciull­i, ancora giovanissi­mo ha scritto un album con Fabrizio De André. Questo Pastiche, però, è qualcosa di totalmente inatteso, che vede l'artista confrontar­si con un collega diverso dal solito. Checco Zalone è comico, attore, campione di incassi al cinema, maestro del «politicall­y uncorrect». Che fosse anche un musicista è noto: nei suoi spettacoli dal vivo non manca mai un pianoforte o una tastiera, se non c'è addirittur­a una band. Ma De Gregori ne ha colto non solo le capacità musicali, ma una vena jazzistica jarrettian­a, doti che difficilme­nte risaltano negli show di un attore che, prima di tutto, pensa a far ridere. Ecco, questo disco non è fatto per far ridere. Questo disco è anche serissimo, ma è divertente perché si sente che l'insolito duo si è davvero divertito a realizzarl­o, in presa diretta, con musicisti discreti

Pastiche

De Gregori Zalone Etichetta: Genere: alle spalle, con un pugno di canzoni di Francesco, di Checco e di autori che piacciono a entrambi. Certo, le canzoni firmate da Luca Medici (ovvero Zalone stesso) Alejandro e La prima repubblica, sono macchiette divertenti, anche se la seconda perde il sapore di omaggio a Celentano che aveva nell'originale. Pezzi di vetro, Rimmel, Atlantide, Falso movimento, Buonanotte fiorellino e Ciao ciao non hanno bisogno di presentazi­oni e esaltano la voce dell'autore e il pianoforte del nuovo partner. I due hanno scritto assieme Giusto o sbagliato e selezionat­o Pittori della domenica dal repertorio di Paolo Conte, Putesse essere allero da quello di Pino Daniele e Le cose della vita da Venditti, appena salutato, oltre a Storia di pinocchio che Manfredi cantava per lo sceneggiat­o di Comencini. Poteva essere un pasticcio, è un affascinan­te

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© DANIELE BARRACO Esordio discografi­co per l'inedito duo De Gregori-Zalone.
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Columbia Records musica d'autore

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