Dall'Europa una sentenza epocale
Non ho letto molti commenti in merito alla recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo nella vertenza tra le «KlimaSeniorinnen», le anziane per il clima e la Svizzera. Nessun dibattito, a parte le solite critiche agli «attacchi al nostro Paese». Eppure è stata una sentenza epocale: un tribunale internazionale ha statuito che i cittadini svizzeri hanno diritto alla protezione da parte del loro Governo contro i danni del cambiamento climatico. Naturalmente questo diritto è garantito anche ai cittadini di tutti gli altri Paesi aderenti alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). C'è chi pensa che la soluzione per sottrarsi ai cosiddetti giudici stranieri sia quella di disdire la CEDU, ma io credo proprio che non sia una buona idea che la Svizzera esca dal Consiglio d'Europa. I giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo basano le loro sentenze su convenzioni sui diritti umani sottoscritti anche dalla Svizzera. Sono diritti fondamentali che meritano la medesima considerazione di principi costituzionali. La legislazione vigente si deve adeguare a questi principi. Anche il sovrano svizzero è tenuto a rispettare e proteggere i diritti di cittadini e cittadine; non è un sovrano assoluto, la sua autorità non è arbitraria ma limitata dalla proporzionalità dei mezzi, dall'equilibrio dei poteri e dall'evidenza dei fatti accertati come in ogni democrazia liberale. Giovanni Ruggia
Paradiso specie animali e vegetali. Ciò, oltre a danneggiare l'ambiente, potrebbe anche fare sparire prematuramente la nostra specie. Prioritario - pace alle «Anziane» - sarebbe di impedire alla medicina di permetterci di invecchiare e proliferare oltre misura. Le religioni vogliono farci credere che siamo speciali, ma non siamo altro che sistemi digestivi, e pure riciclati, come tutte le forme di vita.
César-Luis Floris