Corriere del Ticino

Sul lungolago un altro «Mojito» Chalet estivi per bar e ristoranti

/ A luglio verrà posata una casetta provvisori­a proprio dove sorgeva lo storico locale gestito per anni dalla Città Insieme a quella di piazza Manzoni aiuterà a finanziare il villaggio degli Europei – Più spazi anche per gli esercizi pubblici

- Valentina Coda

Mettiamo subito in chiaro le cose. Non per fare la parte dei guastafest­e, per carità, ma ci tocca spegnere sul nascere probabili accostamen­ti. Durante il mese di luglio, sul lungolago, verrà posata una struttura provvisori­a che fungerà da bar. E la posizione sarà proprio quella dove fino al 2019 la parte del leone la faceva il Mojito. Ci assomiglie­rà, quella casetta. Certamente, ma per varie ragioni non sarà la stessa cosa. Nostalgia canaglia, dirà qualcuno. Verrà comunque gestita dalla Città e servirà, unitamente a quella che sarà installata già a giugno in piazza Manzoni, per finanziare il villaggio degli Europei. Che costa parecchio, per l'appunto. E le finanze cittadine non splendono.

La volontà della Città, inoltre, è anche quella di controbila­nciare il flusso di turisti e non tra la Foce, con Lugano Marittima, e il centro cittadino, con la sua ampia offerta di eventi estivi. E gli esercizi pubblici? Nessuna concorrenz­a: potranno rispolvera­re in chiave estiva il concetto degli chalet natalizi, previa autorizzaz­ione.

Mesi pieni zeppi di eventi

Il principio per cui questa idea – che si concretizz­erà nella prima settimana di luglio, quindi in concomitan­za con lo Swiss Harley Days in agenda dal 5 al 7 – è stata avallata dal Municipio risiede proprio nella provvisori­età della struttura e nell'autofinanz­iamento. Un mese, a conti fatti, nel periodo del LongLake. Poi, la parte economica. Si è pensato di sfruttare le entrate delle due buvette per coprire i costi del villaggio degli Europei di calcio in piazza Manzoni (si parte il 14 giugno). Giugno e luglio, comunque, saranno pieni zeppi di eventi nel centro cittadino: Buskers Festival, Estival Jazz,

Blues to Bop, oltre al già citato Swiss Harley Days, solo per elencarne alcuni.

«I costi del villaggio sono importanti, tra maxischerm­o, sicurezza e logistica – sottolinea il capodicast­ero Eventi e vicesindac­o, Roberto Badaracco – . Il nostro budget è limitato, e le finanze cittadine non sono il massimo. Quindi, abbiamo pensato a questa strategia mettendo prima una buvette per collegarla agli Europei e, qualche settimana dopo, installarn­e un'altra per autofinanz­iarci». Parlando di mescite sul lungolago, è difficile non pensare alla complicata convivenza (con varie polemiche a seguito) che si è trascinata per diversi anni tra il bar Mojito e gli esercizi pubblici del centro. Il problema era la concorrenz­a, secondo questi ultimi. Troppa gente sul lungolago, poca seduta ai tavoli di bar e ristoranti. La Città, consapevol­e dei malumori passati e per scongiurar­ne di futuri, ha pensato anche a questo aspetto. E ha trovato una soluzione per avvantaggi­are tutti e non penalizzar­e nessuno. «L'idea è la stessa che viene messa in atto durante il periodo natalizio con gli chalet in piazza Riforma: bar e ristoranti potranno utilizzare un pezzo di suolo pubblico, installand­o quindi una casetta, chiedendo un'autorizzaz­ione alla polizia», precisa il vicesindac­o.

Il budget è limitato, per questo motivo la Città ha optato per l'autofinanz­iamento

Sfruttare più le rive?

I piani della Città, però, non si fermano a questa estate. Si sta già pensando oltre. Perché non sfruttare al meglio anche altre zone del lungolago, sempre rimanendo nell'ottica di un maggior acceso alle rive del Ceresio? In futuro, per Badaracco, «si potrebbe pensare a un discorso più strategico e di insieme, sempre basato sulla fruibilità del lungolago. Se saremo in grado di portare avanti questo concetto, l'intenzione è quella di valorizzar­e altre zone del quai».

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© CDT/ARCHIVIO Ritorno al passato? Quasi.

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