Un omaggio a Castellani tra percussioni e racconti
/ Nel contesto della retrospettiva dedicata ad Enrico Castellani, stasera (20.30) negli spazi del Museo d'arte di Mendrisio è previsto uno spettacolo letterario-musicale con Marco Baliani e i percussionisti Jeff Ballard e Lorenzo Malacrida
Nel solco di una tradizione che ha già visto il Museo d'Arte di Mendrisio organizzare eventi simili in occasione delle retrospettive che negli scorsi anni sono state dedicate a Cuno Amiet, Max Beckmann e Roger de La Fresnaye - per i quali furono organizzati degli spettacoli teatrali contestuali nell'ottica di offrire al pubblico un'esperienza che non fosse «limitata» al mero programma espositivo - questa sera alle 20.30 è previsto lo spettacolo Musica per Castellani come corollario della mostra dedicata, appunto, al grande artista veneto.
Una mostra, curata da Barbara Paltenghi Malacrida, Francesca Bernasconi, Federico Sardella ed organizzata in collaborazione con la Fondazione Enrico Castellani che consta di sessanta opere che abbracciano l'intera carriera dell'artista, tra dipinti, superfici a rilievo, opere su carta, installazioni, sculture, stampe e un'intera sezione documentaria - con alcuni inediti.
Nello specifico, il Museo d'arte Mendrisio ha organizzato una serata speciale caratterizzata dalla lettura di racconti eseguita dal celebre attore e drammaturgo Marco Baliani, figura centrale della drammaturgia italiana degli ultimi trent'anni, per aver «dato il via» al teatro di narrazione nella vicina Penisola (con lo spettacolo Kohlhaas alla fine degli anni Ottanta) e per l'intensa carriera che da lì è seguita fino ad oggi, tra grandi progetti, sperimentazioni e collaborazioni
con il cinema d'autore (ha lavorato con registi come Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone).
Le letture saranno accompagnate dalla musica di due straordinari percussionisti: il batterista americano Jeff Ballard e il timpanista svizzero Lorenzo Malacrida, i quali lavorano insieme da tempo accomunati dalla continua ricerca di nuove possibilità timbriche legate agli strumenti a percussioni. Il primo vanta una lunga e importante esperienza in ambito jazz, con collabo
razioni di altissimo livello che vanno da Ray Charles a Brad Mehldau, da Joshua Redman a Chick Corea, da Pat Metheny a Mike Stern, fino a Gary Burton, Enrico Rava, Stefano Bollani, solo per citarne alcuni. Malacrida, da parte sua, vanta, dopo gli esordi jazzistici, il passaggio alle percussioni classiche arrivando a collaborare con realtà di prima grandezza a livello internazionale come il Teatro alla Scala di Milano e la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera e a lavorare sotto la direzione di nomi come Lorin Maazel, Kirill Petrenko, Manfred Honeck, Zubin
Mehta. Dal 2012 al 2021 è stato professore assistente alla cattedra di Percussioni presso la scuola universitaria del Conservatorio della Svizzera italiana.
L'affascinante racconto della vita di Castellani attraverso una selezione di suoi testi e dei suoi più importanti critici sarà quindi scandita da brani del repertorio contemporaneo per percussioni, oltre ad improvvisazioni e anche musiche appositamente composte per l'evento: nella seconda parte della serata si potrà infatti ascoltare, in prima assoluta, una composizione inedita
in onore di Enrico Castellani commissionata dal Museo d'arte: Il muro del tempo, firmata dal compositore e musicista Carlo Boccadoro, considerato una delle più importanti figure della musica contemporanea.
Errata corrige
Nel CdT dello scorso giovedì 25 aprile abbiamo erroneamente riferito che lo spettacolo Le tre porte al Teatro Foce di Lugano avrebbe avuto luogo oggi alle 17.30, mentre è previsto per domani allo stesso orario. Ce ne scusiamo con l'organizzazione.