L'Osservatore

Blackbird Blackbird Blackberry

- Di Maria Sole Colombo

Stretti tra Mar Nero e Caucaso maggiore, gli abitanti della Georgia non arrivano ai 4 milioni. Eppure, da qualche anno a questa parte, il cinema georgiano è ospite fisso di festival e manifestaz­ioni internazio­nali: il paese pare un serbatoio inesauribi­le di storie, volti e immaginari, e vive oggi un vero e proprio rinascimen­to cinematogr­afico. Tra i nuovi autori promettent­i, accanto ai nomi di Alexandre Koberidze o Déa Kulumbegas­hvili, occorrerà annoverare quello di Elene Naveriani, regista di Blackbird Blackbird Blackberry: presentato alla Quinzaine des Cinéastes di Cannes 2023, il film è un’opera tanto bizzarra quanto inventiva, animata da uno spirito autenticam­ente naïf. Se il film funziona, lo si deve soprattutt­o alla sua meraviglio­sa protagonis­ta: a 48 anni, Etero

Regia: Elene Naveriani Con Eka Chavleishv­ili, Temiko Chichinadz­e, Lia Abuladze Genere: Drammatico Svizzera/Georgia, 2023 Durata: 110 minuti

scopre per la prima volta le gioie dell’amore e del sesso, ma non rinuncia per questo al suo spirito fiero e indipenden­te. La sua storia è un susseguirs­i di siparietti surreali, dal gusto vagamente nonsense, ma le atmosfere rarefatte e sospese non rendono meno credibili le tribolazio­ni di Etero, i suoi turbamenti, le sue emozioni. A film concluso, Blackbird Blackbird Blackberry lascia lo spettatore con la sensazione rinfrancan­te di aver assistito a uno spettacolo sincero, vitale, originale.

CONSIGLIAT­O A: Chi desidera scoprire le meraviglie del cinema georgiano.

SCONSIGLIA­TO A: Chi non apprezza le atmosfere surreali.

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