Un saggio già bestseller
Di James Kaplan, brillante scrittore statunitense attivo da numerosi anni nell’ambito della narrativa ma anche delle biografie su personaggi dello spettacolo e della musica (ricordiamo almeno quelle su Frank Sinatra, su Irving Berlin e sulla coppia Dean MartinJerry Lewis), già vincitore di un premio Pulitzer per il volume The Pearl’s Progress, esce un nuovo libro, stavolta dedicato al jazz. La cosa che rasenta l’incredibile è che questo corposo e attraente volume, centrato su tre figure chiave del jazz moderno e dello stile cool degli anni Cinquanta Sessanta quali il trombettista Miles Davis, il sassofonista John Coltrane e il pianista Bill Evans (dei tre l’unico bianco), fra l’altro accomunati dall’incisione di uno degli album più iconici della storia del jazz, Kind of Blue del 1959, è attualmente secondo nelle classifiche di vendita americane relative alla saggistica. Certo, Kaplan non ha scelto un argomento inedito, poiché sul “mitico Miles” esistono decine e decine di volumi (inclusa la mia biografia Feltrinelli, se mi è concesso citarla), come del resto anche su Coltrane, su Evans e sul cool, inteso come stile in senso jazzistico ma anche, in senso più ampio, come movimento culturale, anche cinematografico e teatrale (al cool Ted Gioia ha dedicato un brillante saggio, anni fa). Questo libro di Kaplan si fa tuttavia apprezzare per la non comune qualità letteraria e narrativa del suo ormai celebre autore e per l’accurata preparazione del tema con interviste numerose a musicisti e osservatori. Ma anche per la grande passione e valutazione nei confronti del jazz – inteso quale fenomeno artistico più significativo del Novecento statunitense – che l’autore tributa nel suo brillante Prologo: come i precedenti testi dello scrittore newyorkese, un libro bellissimo, da consigliare a chiunque legga l’inglese.
James Kaplan 3 Shades of Blue. Miles Davis, John Coltrane, Bill Evans and the Lost Empire of Cool Canongate, 2024
*Università di MilanoIULM