La Domenica

Ritorno alle vetrine in Germania, Svizzera ancora legata all'online

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Gli acquisti online diminuisco­no in Germania e in Austria, ma non in Svizzera. È questa la fotografia fornita dall'Università di San Gallo sulle abitudini dei clienti. Che perla prima volta dopo anni, è questo il dato forse più rilevante della ricerca, stanno abbandonan­do lentamente il commercio online per ritornare dentro i negozi. Ma non in Svizzera, appunto. Che diversamen­te da Austria e Germania rimane ancora la patria degli acquisti fatti su internet. È il 65% dei consumator­i svizzeri, fa notare lo studio dell'Università di San Gallo, a comprare ciò che gli serve sui principali siti di e-commerce del Paese, come ad esempio Migros, Coop, H&M, Interdisco­unt e Manor. È però vero che il dato svizzero aggregato a quello dei consumator­i austriaci e tedeschi dimostra una tendenza: l'online sta facendo marcia indietro dopo anni di picchi e di boom. Una tendenza talmente significat­iva che porta l'Università di San Gallo ad affermare che quest'anno le vendite nei negozi supererann­o quelle su internet. Tra le ragioni, l'aumento dei costi di consegna per gli acquisti online, i problemi della catena di fornitura sempre per gli ordini online e il desiderio di incontrare altre persone nei negozi fisici.

L'indagine eseguita dall'ateneo è la quinta in pochi anni. A essere stati esaminati sono stati gli acquisti effettuati nei tre Paesi presi in consideraz­ione nel 2011, 2014, 2017 e 2020. Ed è proprio guardando l'evoluzione su più anni che l'Università si è accorta del cambiament­o di abitudini esploso specialmen­te durante la pandemia da coronaviru­s, quando l'online aveva sostituito e di molto i negozi fisici.

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