Ticino Il paradiso può attendere
Non è solo un Paese per vecchi, ma un luogo tranquillo in cui risiedere piacevolmente e con una pressione fiscale accettabile: questo attira stranieri più o meno facoltosi nella nostra regione, immersa nel verde e in grado di offrire molteplici vantaggi o
Eric Weiner nel suo libro La geografia della gioia parla della Svizzera come di uno dei Paesi più felici al mondo insieme a Islanda, Canada e Australia. E non è solo una questione di stabilità politica, democrazia, prodotto interno lordo e reddito pro capite, ma è complice l’imperturbabilità olimpica dei suoi abitanti. La dote caratteriale dell’equilibrio fa degli svizzeri, ticinesi inclusi, la personificazione dell’est modus in rebus («la misura in tutte le cose») di Orazio. È questa la qualità che nella classifica delle preferenze li antepone ai vicini di casa italiani, volubili, umorali e di conseguenza instabili, erroneamente considerati il ritratto della felicità. I ticinesi di successo vivono in una dimensione glocal, ovvero globale e locale: sono provinciali e al contempo internazionali, amano parlare il dialetto, oltre alle lingue della Confederazione, andare per grotti, ma pensano in grande e da casa guardano al mondo con sicurezza. Il territorio offre un modello di vita «a misura d’uomo»: dalla correttezza diffusa alla fiducia nel prossimo e nelle istituzioni sino a quel senso di stabilità che si avverte in luoghi diversi. Il Ticino è un approdo dove sentirsi protetti in virtù della sicurezza e della qualità della vita, e dove ritrovare il gusto di un’esistenza lontana dai riflettori.
UN LUNGO ELENCO
Pensatori, artisti, politici e attori giungono da almeno due secoli in questo angolo di Svizzera e ne hanno fatto prima una