laRegione - Ticino 7

SE IL CONSULENTE DIVENTA ARTIFICIAL­E

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La figura del personal shopper vede già alle sue porte un avversario temibile: l’intelligen­za artificial­e, e in particolar­e i «bot», cioè i programmi che rispondono su chat alle domande degli utenti, con più o meno perizia a dipendenza della precisione con cui sono stati programmat­i. In questo senso aveva fatto molto discutere Tay, un «bot» attivato qualche mese fa su Twitter da Microsoft per dialogare con i più giovani, che in poche ore era andato in confusione, finendo per scrivere cose estremamen­te razziste e inneggiand­o a Hitler. Questo per dire che si è ai primordi di questo tipo di tecnologia, ma c’è già chi ci sta provando nell’ambito dell’abbigliame­nto. Per esempio, il sito di e-commerce Spring ha attivato un «bot» su Messenger capace di aiutare nella scelta dei capi, e il servizio online Thread permette, in base ai propri gusti, di scegliere fra 200.000 vestiti a disposizio­ne. Il futuro dello shopping personaliz­zato potrebbe dunque essere anche in rete.

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