Fuori dagli schemi. Tv2000 compie vent’anni
Nel febbraio del 1998 la Conferenza Episcopale Italiana entrava nel mondo della televisione con un canale generalista dedicato a tutta la famiglia. Forte di una vocazione che esula da logiche puramente commerciali, propone programmi che spaziano dall’informazione alla cronaca sportiva, con un occhio attento al pubblico più giovane.
Mentre la televisione commerciale generalista, dopo i colpi inferti dall’offerta satellitare, subisce quelli delle nuove piattaforme di contenuti online, c’è una piccola grande realtà che si erge a fiera opposizione. Elofadaun «pulpito» (il termine non potrebbe essere più adatto…) davvero peculiare. Parliamo di Tv2000, un’emittente televisiva di proprietà della società Rete Blu, controllata dalla Conferenza Episcopale Italiana. Sul nostro territorio è visibile grazie all’intervento del Giornale del Popolo, che nel 2014 ha indetto una raccolta firme tra i lettori perché Swisscom e UPC includessero nel loro pacchetto anche questa proposta: la prima ha poi convenuto che l’interesse verso questo canale fosse evidente, e ha deciso di proporloai propri abbonati. E, forse, nonsi sarebbe potuto scegliere momento migliore: proprio dal 2014, infatti, la rete ha conosciuto una fase di forte rilancio sotto la guida diPaoloRuffini, già direttoredelle reti italianeRai 3 e La7. Con sede a Roma, ma una redazione anche a Milano, Tv2000 nasce come marchio nel 2009, dall’esperienza del canale satellitare Sat2000. Al restyling generale è corrisposta anche unamaggiore qualità di trasmissione, oltre alla crescita della pubblicità commerciale, che in ogni caso non oscura le «comunicazioni sociali» lanciate dalla rete, volte a sponsorizzare le attività di associazioni umanitarie senza fini di lucro. In pochi anni, Tv2000 è riuscita a ottenere una nuova visibilità, arrivando a competere con gli altri canali digitali – grazieaprogrammidal linguaggioaltrettanto contemporaneo –, ma anche con quelli generalisti (seppur con numeri, com’è ovvio, inferiori). Ilmantenimento degli appuntamenti espressamente religiosi – e dunque l’attenzione allo «zoccolo duro» del proprio pubblico – si è unito a un rinnovamento completo delle altre fasce del palinsesto.
In controtendenza
C’era una volta Sat2000: era il 9 febbraio del 1998, e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) stupì il panorama mediatico nazionale con un’iniziativa decisamente in controtendenza rispetto a chi si figurava una Chiesa pronta a demonizzare imezzi di comunicazione moderni. Al contrario, laCEI creò un’emittente visibile via satellite – anche se alcuni programmi potevano essere visti in analogico, grazie a degli accordi con emittenti locali simili alle syndica
tion – con una propria programmazione fatta di cultura e intrattenimento, oltre alla copertura di alcune funzioni religiose. Ribattezzata immediatamente «la TV dei vescovi», la nuova rete (anche radiofonica) era diretta da Emmanuele Milano ( già direttore di Rai 1 e Telemontecarlo), mentre il responsabile delle news era ildirettore dell’Avve
nire, Dino Boffo. Molti nomi eccellenti si sono uniti sin da subito all’avventura: dai fratelli Pupi e Antonio Avati, passando per Ermanno Olmi, Sergio Zavoli, GiovanniMinoli, il cardinal Tonini (con una rubrica di lettere aperte con il pubblico), fino al regista polacco Krzysztof Zanussi, responsabile della rubrica Videoteca. Nel 2014, alla direzione c’è stato un avvicendamento tra Boffo e Ruffini e, nell’informazione, tra StefanoDeMartis e LucioBrunelli.
Programmi e contenitori
Oggi la programmazione di Tv2000 prevede alcuni momenti cardine rimasti sostanzialmente invariati dall’inizio delle trasmissioni: momenti di preghiera, laMessa, ilRosario da Lourdes, l’Angelus. Vi è poi una parte consisten-
te di programmi che riguardano l’attività della Chiesa nel suo complesso: per esempio, il quotidiano di informazione sulmagistero del Papa, Il diario
di Papa Francesco, che segue da vicino ilPontefice, anchenei suoiviaggi, avvicinando il pubblico che assiste da casa a eventi in zone lontane delmondo. Oltreaquesti appuntamenti, negli ultimi quattro anni la proposta mattutina è stata completamente rinnovata. Lo è stata attraverso trasmissioni come Bel
tempo si spera (incontri con personaggi che hanno qualcosa da raccontare, oltre il gossip o la cronaca nera), Il mio Medico (salute) e Quel che passa il con
vento (cucina): un’offerta culturale di qualità che sfrutta il linguaggio classico e familiare dei contenitori televisivi, con la loro struttura tradizionale, ma riservando sempre uno spazio importante ai temi fondanti per il cristianesimo. La risposta del pubblico sta premiando questo impegno sospeso fra tradizione e sperimentalismo: fra tutti i canali rilevati da Auditel in Italia nel 2017, nella fascia oraria che va dalle 7 alle 12, Tv2000, conil suo share dell’1,68%, si è consolidata al decimo posto. Se da questa graduatoria si sottraggono le reti Rai eMediaset «analogiche», La7 e le emittenti per bambini ( Rai YoYo e Cartoonito), Tv2000 arri- va a occupare il primo posto rispetto a tutte le altre emittenti native digitali.
Dal volontariato ai reality
Passando alla fascia pomeridiana, troviamo altri programmi contenitore concepiti con lo stesso spirito: emblematico è, ad esempio, Siamo noi, che offre un racconto puntuale quanto poco retorico delmondo del volontariato, dellasolidarietàedellacondivisione. In accordo con quell’attenzione particolare che papa Francesco riserva a quella che lui stesso ha definito la «Chiesa che esce». A distinguere i programmi di cronaca e attualità di Tv2000, infatti, non sono tanto i temi scelti, sempre pertinenti all’attualità, quanto ilmodo in cui questi vengono trattati. Gli spettatori che negli ultimi anni sono andati ad aggiungersi al pubblico affezionato sono stati attirati da proposte originali come il reality Kemioamiche, cheha seguito nella loro vita quotidiana alcune donnemalatedi cancro, rompendonon pochi tabù sulla malattia e il suo racconto intelevisione; o Il programma del
secolo, una gara tra nonni e nipoti giocata sul filodei ricordi. O ancora, Padre
nostro, tra i fiori all’occhiello dell’ultima stagione, anche per via della partecipazione straordinaria di… papa Francesco, che ha voluto commentare conil conduttore don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, la preghiera che dà il titolo al programma.
TG e informazione
Il TG2000, con le sue tre edizioni quotidiane, rappresenta il programma che fa da traino alla crescita di ascolti dell’emittente. Ogni giorno, infatti, il telegiornale viene visto da 400-500mila persone, che fanno superare all’emittente l’1% di share in Italia. All’edizione originaria delle 18.30 sono state aggiunte quelle delle 12 e delle 20.30. L’edizione delle 12, in particolare, in un anno ha raddoppiato i propri ascolti. Quella delle 18.30 è stabile intorno all’1,15%, mentre quella delle 20.30 cresce giorno dopo giorno.
Ma non finisce qui, perché l’informazione su Tv2000 è orientata anche a una lettura critica e «ragionata» delle notizie, per invitare gli spettatori a guardare all’attuale sovraffollamento informativo in maniera più consapevole: così, alle 20.45, la rubrica Tgtg propone una rassegna commentata dei titoli dei principaliTGnazionali ed esteri. La rassegna stampa è trasmessa tutte le mattine alle 6.30, mentre l’informazione sportiva ha uno spazio nella rubrica Sport2000, ogni lunedì alle 19. Tra le nuove proposte, segnaliamo
anche la formula inedita del settimanale Buone notizie, con storie positive dall’Italia e dal mondo, e Cous cous TV, rubrica d’approfondimento sul mondo arabo a cura di LauraSilviaBattaglia.
I volti della rete
Nel palinsesto dell’emittente figurano molti volti noti anche al pubblico Rai, Mediaset e Sky. Da Licia Colò ad Arianna Ciampoli, dagli attori Michele La Ginestra e Cesare Bocci (il Mimì Augello della fiction Il commissario
Montalbano), ai giornalisti Paola Saluzzi e Piero Badaloni, fino all’inviato di Striscia la notizia Max Laudadio, sono numerosi i personaggi che hanno aderito al progetto di Tv2000. Sia per una condivisione di valori, sia perché tutti riconoscono il coraggio di questa rete nello sperimentare, senza pensare troppo ai rischi, nuove formule e nuovi contenuti. Qualche esempio? Quest’anno Laudadio ha potuto viaggiare attraverso il mondo con Missione possibile, insegnando ai bambini ospiti di alcune missioni sparse per il globo come mettere a frutto la loro creatività. «Tv2000 pensa a fare un prodotto di sostanza, prima che alla pubblicità o agli ascolti» ha spiegato Laudadio. «È una politica molto intelligente. E ha influito anche papa Francesco, che ha «alleggerito» il messaggio della Chiesa cattolica. Infattièquesto ilmotivopercui laretemiha chiamato: per parlare di fede con delle azioni, non solo a parole, avvicinando anche chi non ha legami con la dottrina e la spiritualità del messaggio cristiano». Ormai consolidato da anni di collaborazione è invece il rapporto di Tv2000conLiciaColò, chequi presenta il programma di viaggi Il mondo in
sieme: «Non sonopassataaTv2000per rifare Alle falde del Kilimangiaro » ha raccontato la conduttrice al momento del passaggiodaRai 3, «maper tornare allamia idea originale diTV, che è interattiva, ricca di verità, attenta alle differenze e umana». E infatti il programma non si limita a mostrare le bellezze paesaggistiche e artistiche di un luogo, ma promuove un’etica dell’incontro solidale, del desiderio di comprendere usi e costumi dell’altro.
Autoproduzioni e film
Nel palinsesto annuale della rete sono previste oltre 80 produzioni (al 70% autoprodotte) e 150 film, prime visioni, documentari (un genere che normalmente latita nella programmazione italiana). Inoltre è di rilievo anche la proposta cinematografica, che non di rado punta sulle pellicole d’autore: tra i grandi registi in catalogo vi sono, per esempio, Steven Soderbergh, Ken Loach, Roberto Rossellini, Ermanno Olmi (a cui è stato dedicato un intero ciclo), Alfred Hitchcock e Vittorio De Sica. Per i cinefili che vogliano aggiornarsi sulle produzioni più recenti, il rotocalcoEffettoNotte, condottodaFabio Falzone, offre interviste e servizi dai più importanti festival di cinema.