Libere associazioni
USA 1964: il Civil Rights Act cerca di porre fine alla segregazione razziale. Pochi mesi dopo esce il volume Nothing Personal – appena ripubblicato da Taschen – nel quale il fotografo (bianco) Richard Avedon e lo scrittore (nero) James Baldwin stigmatizzano questa e altre contraddizioni della società. Avedon, coi suoi inconfondibili ritratti in bianco e nero: accostando pazienti psichiatrici al volto dell’ultimo schiavo vivente, il barbuto poeta beat Allen Ginsberg al fondatore del Partito Nazista USA. Percorso sarcastico e affettuoso al tempo stesso. Baldwin ( Gridalo forte, Un altro mondo) denuncia con intelligenza tagliente una «società sconnessa, ingiusta e divisiva». Proprio lui ispirò Nina Simone, icona del movimento per i diritti civili. Divenuta star cantando classici come I Loves You Porgy, poi emarginata per inni come Mississippi Goddam e To Be Young, Gifted and Black.
Un cortocircuito di tensioni razziali e drammi personali, fino all’autoesilio e alla follia: ce lo racconta su Netflix What Happened, Miss Simone?, ricco documentario di Liz Garbus. Che passa anche da Montreux 1976: con una Simone visibilmente instabile, ma capace di un’interpretazione straziante di Stars, di Janis Ian. Perché le stelle «vanno e vengono», come la dignità e la libertà.