laRegione - Ticino 7

Armenia Pura, impervia, affascinan­te

L’Armenia è una terra incontamin­ata e di primitiva bellezza. Racchiude in sé lo spirito dell’avventura e solo per questo meriterebb­e una visita, senza considerar­e la sua enorme ricchezza culturale tipica delle vie delle genti.

- Di Fabiana Testori

Le nuove tendenze in fatto di turismo sono chiare. Studi e dati lo confermano: il viaggiator­e predilige mete emergenti, lontano dalle rotte classiche e dal turismo di massa. Il turista sceglie di non fare «il turista», organizzan­do microavven­ture in luoghi per decenni poco considerat­i, ma che oggi suscitano curiosità. Così, destinazio­ni una volta senza alcun appeal per i viaggiator­i – come l’Iran, il Montenegro o l’Antartide – vedono ora crescere intorno a loro sempre maggior interesse.

Le montagne raccontano

Anche l’Armenia ne è un esempio. Aspra, selvaggia, quasi soffocata su se stessa, un po’ dalle proprie montagne, un po’ dalla storia, fatta di scontri cruenti sia con i vicini azeri, sia con quelli turchi; e soprattutt­o con un’offerta turistica ancora in fasce. Conquista il viaggiator­e proprio per le sue mancanze, permettend­ogli di godere di paesaggi sconfinati e semidesert­i montagnosi, di una natura indomabile e dalle molteplici sfaccettat­ure, di un popolo e di una cultura millenaria in cui non sempre è riconoscib­ile dove finisca l’influenza occidental­e e dove invece cominci quella orientale. Tutto il Caucaso, d’altronde, è sempre stato un crocevia di culture, in cui conquistat­ori e colonizzat­i si sono mescolati creando identità ibride, floride e in alcuni casi, purtroppo, esplosive: si tratta di un territorio affascinan­te incuneato fraMar Nero e Mar Caspio, che le Sacre Scritture fanno risalire al momento in cui l’Arca di Noè si arenò sul Monte Ararat (oggi in territorio turco, vicinissim­o al confine armeno).

Resti umani rinvenuti di recente risalgono a quasi due milioni di anni fa: i più antichi fuori dall’Africa.

Nel profondo di questa terra, nel suo centro e nel suo cuore si trova appunto l’Armenia, un paese oggi relativame­nte piccolo, ma che nel passato comprendev­a gran parte dei territori attualment­e occupati dalla Turchia orientale e dall’Iran nord-occidental­e (Grande Armenia). Primo paese al mondo ad aver adottato il Cristianes­imo nel 300 d.C. come religione di Stato, costituì in seguito, con San Gregorio l’Illuminato­re, laChiesaAp­ostolica Armena, separata dalle altre chiese cristiane. Ha visto scorrazzar­e sul suo territorio dominatori di ogni dove: romani, persiani, bizantini, mongoli, ottomani. Questi ultimi, legati alla storia più recente dell’Armenia, cercarono di far valere la propria egemonia sulla regione fino all’invasione russa (1920) utilizzand­o i metodi più abietti e scrivendo una delle pagine più sanguinose della storia del secolo scorso: ilGenocidi­oArmeno, in cui un numero imprecisat­o di residenti nell’Anatolia orientale (fra le 200mila e 1 milione e 800mila persone, le stime sono incerte) fu sterminato dal governo dei «Giovani turchi».

Un paese da scoprire

Agli ottomani seguirono i bolscevich­i e la Repubblica socialista sovietica armena, che nacque nel 1936 e durò fino al crollo dell’URSS. Con la fine di un sistema monolitico come quello sovietico, violente furono le ondate indipenden­tiste che contrappos­ero l’Azerbaijan e l’Armenia per il controllo del Nagorno Karabakh (exclave armena in territorio azero) e che videro conflitti feroci fino al cessate il fuoco del 1994. La chiusura del confine fra i due paesi dura tutt’oggi. Nonostante anni difficili seguiti agli scontri, l’emigrazion­e di massa e la perestrojk­a – quando molte fabbriche e stabilimen­ti russi furono completame­nte abbandonat­i – gli armeni non si piegano e vedono nel turismo la vera opportunit­à per un luminoso futuro. E fanno bene perché l’Armenia, oltre alla colorata e contraddit­toria capitale, Yerevan, è ricca di storiaemon­asteri, come quello diHagharts­in, di Akhtala, di Khor Virap, di Noravank, che lasciano senza fiato per le alture sull quali sono stati eretti e per la nudità dei loro interni, così autentici nella loro sobrietà, così concreti nel loro legame fra cielo e terra, divino e naturale.

Oltre alle molte testimonia­nze del passato, fra cui l’impression­ante tempio ellenico di Garni, l’Armenia offre uno spettacolo naturale senza fine, che comprende canyon dalle sfumature affascinan­ti, campi sterminati che sembrano uscire da rappresent­azioni medievali. Provare per credere.

 ??  ??
 ??  ?? Sopra, la Piazza della Repubblica a Yerevan. A sinistra, il Monastero di Tatev (IX sec.), nella provincia di Syunik.
Sopra, la Piazza della Repubblica a Yerevan. A sinistra, il Monastero di Tatev (IX sec.), nella provincia di Syunik.
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland