Armenia Pura, impervia, affascinante
L’Armenia è una terra incontaminata e di primitiva bellezza. Racchiude in sé lo spirito dell’avventura e solo per questo meriterebbe una visita, senza considerare la sua enorme ricchezza culturale tipica delle vie delle genti.
Le nuove tendenze in fatto di turismo sono chiare. Studi e dati lo confermano: il viaggiatore predilige mete emergenti, lontano dalle rotte classiche e dal turismo di massa. Il turista sceglie di non fare «il turista», organizzando microavventure in luoghi per decenni poco considerati, ma che oggi suscitano curiosità. Così, destinazioni una volta senza alcun appeal per i viaggiatori – come l’Iran, il Montenegro o l’Antartide – vedono ora crescere intorno a loro sempre maggior interesse.
Le montagne raccontano
Anche l’Armenia ne è un esempio. Aspra, selvaggia, quasi soffocata su se stessa, un po’ dalle proprie montagne, un po’ dalla storia, fatta di scontri cruenti sia con i vicini azeri, sia con quelli turchi; e soprattutto con un’offerta turistica ancora in fasce. Conquista il viaggiatore proprio per le sue mancanze, permettendogli di godere di paesaggi sconfinati e semideserti montagnosi, di una natura indomabile e dalle molteplici sfaccettature, di un popolo e di una cultura millenaria in cui non sempre è riconoscibile dove finisca l’influenza occidentale e dove invece cominci quella orientale. Tutto il Caucaso, d’altronde, è sempre stato un crocevia di culture, in cui conquistatori e colonizzati si sono mescolati creando identità ibride, floride e in alcuni casi, purtroppo, esplosive: si tratta di un territorio affascinante incuneato fraMar Nero e Mar Caspio, che le Sacre Scritture fanno risalire al momento in cui l’Arca di Noè si arenò sul Monte Ararat (oggi in territorio turco, vicinissimo al confine armeno).
Resti umani rinvenuti di recente risalgono a quasi due milioni di anni fa: i più antichi fuori dall’Africa.
Nel profondo di questa terra, nel suo centro e nel suo cuore si trova appunto l’Armenia, un paese oggi relativamente piccolo, ma che nel passato comprendeva gran parte dei territori attualmente occupati dalla Turchia orientale e dall’Iran nord-occidentale (Grande Armenia). Primo paese al mondo ad aver adottato il Cristianesimo nel 300 d.C. come religione di Stato, costituì in seguito, con San Gregorio l’Illuminatore, laChiesaApostolica Armena, separata dalle altre chiese cristiane. Ha visto scorrazzare sul suo territorio dominatori di ogni dove: romani, persiani, bizantini, mongoli, ottomani. Questi ultimi, legati alla storia più recente dell’Armenia, cercarono di far valere la propria egemonia sulla regione fino all’invasione russa (1920) utilizzando i metodi più abietti e scrivendo una delle pagine più sanguinose della storia del secolo scorso: ilGenocidioArmeno, in cui un numero imprecisato di residenti nell’Anatolia orientale (fra le 200mila e 1 milione e 800mila persone, le stime sono incerte) fu sterminato dal governo dei «Giovani turchi».
Un paese da scoprire
Agli ottomani seguirono i bolscevichi e la Repubblica socialista sovietica armena, che nacque nel 1936 e durò fino al crollo dell’URSS. Con la fine di un sistema monolitico come quello sovietico, violente furono le ondate indipendentiste che contrapposero l’Azerbaijan e l’Armenia per il controllo del Nagorno Karabakh (exclave armena in territorio azero) e che videro conflitti feroci fino al cessate il fuoco del 1994. La chiusura del confine fra i due paesi dura tutt’oggi. Nonostante anni difficili seguiti agli scontri, l’emigrazione di massa e la perestrojka – quando molte fabbriche e stabilimenti russi furono completamente abbandonati – gli armeni non si piegano e vedono nel turismo la vera opportunità per un luminoso futuro. E fanno bene perché l’Armenia, oltre alla colorata e contraddittoria capitale, Yerevan, è ricca di storiaemonasteri, come quello diHaghartsin, di Akhtala, di Khor Virap, di Noravank, che lasciano senza fiato per le alture sull quali sono stati eretti e per la nudità dei loro interni, così autentici nella loro sobrietà, così concreti nel loro legame fra cielo e terra, divino e naturale.
Oltre alle molte testimonianze del passato, fra cui l’impressionante tempio ellenico di Garni, l’Armenia offre uno spettacolo naturale senza fine, che comprende canyon dalle sfumature affascinanti, campi sterminati che sembrano uscire da rappresentazioni medievali. Provare per credere.