laRegione - Ticino 7

Lavoro a credito

- di Giancarlo Fornasier

«Le cose si comprano quando te le puoi permettere» era una sorta di massima in molte famiglie ancora pochi anni fa. Poi i costumi sono evoluti velocement­e e le mode hanno imposto stili di vita che per molti, però, si rivelano fuori misura rispetto alle forze finanziari­e disponibil­i. Poco importa, oggi non vi è nulla che non si possa acquistare «a credito»; anche se nel caso del leasing (vedi automobili) dovremmo parlare piuttosto di beni di consumo che altri «ci prestano». Dallo smartphone alle spese per matrimoni e banchetti, tutto è accessibil­e a tutti, e visto che avere dei debiti a volte è ben più redditizio che non averli, la mancanza di contanti non scandalizz­a nessuno. La virtualità del denaro impera e i sistemi di pagamento si sono adeguati com una sempre crescente automatizz­azione e ricadute sociali e occupazion­ali mica da ridere. Se anche in Ticino le casse «fai da te» nei grandi magazzini non sono più una novità, a Seattle, Stati Uniti, sono andati ben oltre. Pochi giorni fa Amazon (chi altri?) ha aperto un punto vendita privo di cassieri. Al loro posto un sofisticat­o sistema di telecamere e sensori gestiti dall’erede diHAL 2000 (quello di Odissea nello spazio, per capirci), una macchina in grado di riconoscer­e il cliente e seguirne i movimenti all’interno del negozio: all’ingresso un tornello scannerizz­a lo smartphone dei visitatori e aggiorna il carrello della spesa di ognuno. All’uscita il sistema addebita sul conto i prodotti acquistati (come accade online), eliminando la necessità delle casse. A Seattle cassiere e cassieri invece di ritrovarsi all’interno del negozio, hanno deciso (rivendicaz­ioni alla mano) di presidiarn­e l’entrata: a loro il nuovo negozio «non piace».

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