Il territorio raccontato dalla tivù Un viaggio nel tempo lungo 60 anni
Sessant’anni di vita della nostra TV, sessant’anni di rapporti intensi e quotidiani con il Paese: nello speciale di venerdì 6 aprile (LA 1, alle 21.10) Valeria Bruni ci guida in un viaggio nel passato che al fascino dell’amarcord e al potere evocativo dei filmati d’archivio unisce uno sguardo di prospettiva sul presente e sul futuro. Uno sguardo che si concentrerà sui comuni più estesi della Svizzera italiana, ricostruendo alcune delle tappe più significative della loro storia: lo sviluppo demografico e sociale del primo dopoguerra, la progressiva marginalizzazione dell’agricoltura, la crescita industriale e del terziario, il boom e la successiva crisi delle banche, il rapporto tra centri e periferie, il passaggio a nuove forme di turismo. Un viaggio nel tempo che riserverà non poche sorprese, fermando le lancette in momenti chiave come – per fare un solo esempio – gli anni in cui a Lugano le ville d’epoca, che per decenni avevano caratterizzato il paesaggio urbano, hanno progressivamente ceduto il campo a nuove costruzioni. Alcune di pregevole fattura, tanto da diventare dei luoghi di pellegrinaggio per appassionati di architettura, altre tanto anonime da far ripensare con nostalgia agli edifici che le avevano precedute. Ogni località sarà rappresentata da un testimone particolarmente significativo per il ruolo pubblico che ha rivestito nella propria città. Dall’ex municipale chiassese Ettore Cavadini al locarnese Giò Rezzonico, editore e direttore del settimanale Il Caffè; dalla giornalista e scrittrice di BellinzonaMonica Piffaretti al linguista “momò” Franco Lurà, fino a Franco Lazzarotto, membro del vecchio Cabaret della Svizzera italiana (oltre che direttore delle scuole medie di Biasca) e al sindaco di Lugano Marco Borradori.