Somatheeram. L’ayurveda e il rispetto di sé
L’ayurveda e il rispetto di sé
Ameno di un’ora dall’aeroporto in diano di Trivandrum, nel Kerala, la Clinica ayurvedica di Somatheeramè immersa in un giardino di piante medicinali, di fronte al mare. Nei bungalow che degradano verso la spiaggia alloggiano individui tra loro assai diversi: dalla venticinquenne australiana di bella presenza alla settantenne milanese sopravvissuta a malattie tumorali. Dall’americana sovrappeso alle coppie dal Ticino e dal Belgio con bimbi che fanno i primi passi, a eleganti francesi catapultate direttamente dalle spiagge di Saint Tropez, e poi tanti tedeschi. Tante donne certo, ma nonsolo.
Controlli e terapia
Comune denominatore è la necessità di far fronte a qualche inconveniente che la medicina occidentale non è riuscita a risolvere: la psoriasi, la «ciccia », una vita stressante, i segni dell’età, l’insonnia, i reumatismi, l’artrite. In questo soggiorno indiano, la prima tappa è l’incontro con il medico. Nel caso delle signore, il riferimento è la dottoressa R. Sreelatha, affiancata da due giovani. Sessant’anni, laureata all’università di medicina ayurvedica di Trivandrum, che presuppone cinque anni e mezzo di studio. La dottoressa fa una diagnosi, tenendo contodimalattieedisturbi pregressi, e in base all’energia dominante definisce il paziente come Vatha, Pitha, oppure Kapha, uno dei tre dosha dell’ayurveda. Poi propone la terapia, a base naturale. Nel caso del trattamento detox, prima di colazione si prendono 25millilitri di medicina ayurvedica diluita in un bicchiere di acqua tiepida con un paio di pasticche di spirulina, che aiuta ad aumentare le difese immunitarie.
Tutti a tavola
Dopo colazione, due pillole di asparagus servono, per le donne, a mantenere il giusto equilibrio ormonale. Idem a cena. Il punto forte sono i massaggi: un’ora e mezza ogni giorno con oli caldi, impacchi. Per alcuni il punto dolente potrebbe essere la purga serale, a cui nei giorni successivi seguono tre clisteri con olio tiepido per pulire completamente l’intestino ed eliminare le tossine. La dieta varia a seconda se siete Vatha, Pitha oppure Kapha: al ristorante ogni pietanza ha un cartellino che specifica a chi è indicato. Ogni tanto c’è il pollo, raramente il pesce, mai la carne rossa: dieta vegetariana a base di riso, verdure, spezie. Sono vietati il fumo e l’alcol, il caffè c’è solo a colazione e non è un granché. Per chi proprio deve essere sempre connesso, il wi-fi è disponibile alla reception. I rapporti sessuali sono sconsigliati perché, spiega la dottoressa, «la prima settimana di trattamenti stanca a tal punto che il paziente non ne avrebbe nemmeno il desiderio...». Tenuto conto della fatica, è opportuno soggiornare almeno due settimane, meglio ancora tre.
Yoga ed evasione
È unmodo come un altro per fare il cosiddetto «tagliando» (senza rinunciare ai controlli della medicina occidentale), affiancando alla terapia le sedute di meditazione e di yoga a diversi livelli e conpiùinsegnanti, tra cui la bravaAswathyRekha. Poco importa la vostra età. Questo centro non è forse il postomigliore dove portare i figli adolescenti... ma potreste comunque farlo: al mattino si sottoporrebbero ai massaggi per aumentare la concentrazione (e quindi la capacità di studio), mentre al pomeriggio potrebbero andare in piscina e scendere nella spiaggia di sabbia bianca. Oppure possono prendere un tuk-tuk, i pittoreschi taxi a tre ruote. In mezz’ora, possono andare a Kovalam, la spiaggia «allamoda» dove ci si diverte con il surf e si sorseggia un tè nei tanti locali frontemare dotati dell’immancabilewi-fi.