La Ficcanaso
Il maestro Gen Kelsang Gyalchog ci aspetta per approfondire la conoscenza del karma, cioè la «legge di causa ed effetto secondo la quale tutte le nostre azioni sono delle cause, mentre tutte le nostre esperienze, da quelle più piacevoli a quellepiùdolorose, sono l’effetto». Non dimentichiamoci poi l’esperienza della «nuova energia della guarigione riconnettiva». Quanto ai «disturbi invisibili nelle nostre case e nei luoghi di lavoro» mi sento di potermi considerare già esperta, dalmomento che nonho alcun problema a vedere gli elementi di disturbo in casa e nel luogo di lavoro. Al contrario mi prenoterei immediatamente per un corso chemi permettesse di rimuoverli (i problemi) senza fatica né impegno alcuno. Cercherò poi di visualizzare correttamente la «spada di luce dell’Arcangelo Michele» tentando di cogliere l’invito a vivere «la potenza divina dell’ArcangeloMichele nella tua aura». Del resto da una che non sa se andare alla «Meditazione sui cuori gemelli per la pace e l’illuminazione» non ci si può certo aspettare una conoscenza dell’aura. Ho valutato lemeditazioni armoniche e pure la Danza Duende che consente di «creare campi di saggezza attraverso l’atto del danzare la vita». Faròuna capatina almovimento Lugano Ti Amo, giusto per rendere omaggio al nome, anche se non ho capito un accidente di che cosa intendano fare per l’amata città. Ho fatto un giro nel programma di Tisanaeho trovatotuttoquellocheavetelettosopra. Ma niente ho trovato tanto esotico quanto il corso ( gratuito) «Esprimi il tuo talento: diventa un giornalista social». Probabilmente conviene buttarsi sull’arte, con la mostra curata dall’inventore del cosiddetto Nuovo Rinascimento, il cui innofinisce così: «IlNuovoRinascimentononèdi nessunoedèdi tutti: alzatevi esseri umani! Noi siamo l’Universo e l’Universo è in Noi». Sarò incapace di cogliere l’armonia dell’universo, ma ci era già arrivato il mitologico Corrado Guzzanti ( nell’immagine) trasformato in improbabile profeta dei nostri tempi disorientati e creduloni. «La risposta è dentro di te – dicevaQuèlo –, epperò… è sbagliataaaa!».