laRegione - Ticino 7

Lo showman con jeans e tatuaggi che entra incontatto conimorti

- di NicoTanzi nico.tanzi@rsi.ch

“Tutti i morti sono nella luce, anche i malvagi”. A dirlo è il giovane medium Pascal Voggenhube­r, jeans stracciati, tatuato, cresciuto nell’ambiente hip hop. Da undici anni, in TV e in eventi pubblici, stupisce migliaia di persone quando stabilisce in diretta contatti con i defunti. Ma, nella sua visione, in realtà tutti siamo sensitivi, e imparare la guarigione, vedere l’aura e comunicare con i defunti è qualcosa alla portata di chiunque, basta allenarsi. Pascal viaggia da una città all’altra per insegnare in workshops e conferenze. Da ex attore è un perfetto showman che incanta e fa ridere le platee che lo ascoltano. Bisogna ridere molto di più, dice, perché il nostro scopo è essere felici e gustarci ogni momento della vita. Pascal Voggenhube­r è il protagonis­ta di “L’aldilà è qua”, il documentar­io realizzato per Storie da Harry Häner, in onda su LA 1 domenica 6 maggio alle 20.40.

Il ritratto di questo personaggi­o così particolar­e di certo non mancherà di suscitare interrogat­ivi: è naturale reagire con scetticism­o, di fronte a chi ci parla di “paranormal­e”. Mala visione sarà il punto di partenza per una riflession­e quanto più scientific­a possibile sulla materia: cosa significa, per un ricercator­e, analizzare quel che avviene nelle nostre menti quando si parla di mistica emetafisic­a? Ne parlerà in studio Franco Fabbro, neuropsich­iatra, docente all’università di Udine e studioso di filosofia e teologia, che a questi temi ha dedicato da sempre un grande interesse. Perché, dice, più ci avviciniam­o alla conoscenza di quel che avviene tra i nostri neuroni, più dobbiamo rimanere aperti al mistero.

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