Lo showman con jeans e tatuaggi che entra incontatto conimorti
“Tutti i morti sono nella luce, anche i malvagi”. A dirlo è il giovane medium Pascal Voggenhuber, jeans stracciati, tatuato, cresciuto nell’ambiente hip hop. Da undici anni, in TV e in eventi pubblici, stupisce migliaia di persone quando stabilisce in diretta contatti con i defunti. Ma, nella sua visione, in realtà tutti siamo sensitivi, e imparare la guarigione, vedere l’aura e comunicare con i defunti è qualcosa alla portata di chiunque, basta allenarsi. Pascal viaggia da una città all’altra per insegnare in workshops e conferenze. Da ex attore è un perfetto showman che incanta e fa ridere le platee che lo ascoltano. Bisogna ridere molto di più, dice, perché il nostro scopo è essere felici e gustarci ogni momento della vita. Pascal Voggenhuber è il protagonista di “L’aldilà è qua”, il documentario realizzato per Storie da Harry Häner, in onda su LA 1 domenica 6 maggio alle 20.40.
Il ritratto di questo personaggio così particolare di certo non mancherà di suscitare interrogativi: è naturale reagire con scetticismo, di fronte a chi ci parla di “paranormale”. Mala visione sarà il punto di partenza per una riflessione quanto più scientifica possibile sulla materia: cosa significa, per un ricercatore, analizzare quel che avviene nelle nostre menti quando si parla di mistica emetafisica? Ne parlerà in studio Franco Fabbro, neuropsichiatra, docente all’università di Udine e studioso di filosofia e teologia, che a questi temi ha dedicato da sempre un grande interesse. Perché, dice, più ci avviciniamo alla conoscenza di quel che avviene tra i nostri neuroni, più dobbiamo rimanere aperti al mistero.