laRegione - Ticino 7

Loredana Müller

I sogni responsabi­lizzano Poterli realizzare è un lusso

- di Natascha Fioretti

ACamorino c’è un luogo magico nel quale le persone, le arti, le idee e i progetti si incontrano nell’intimità, nella lealtà del fare e del creare cultura generando momenti di intenso dialogo e di rara, emozionant­e bellezza. Un luogo che non tradisce le sue origini e la sua storia perché ricostruit­o nel rispetto degli spazi che furono, del loro essere abitazione rurale e ricovero per gli animali della famiglia Donadini. Non a caso la stanzetta al pianterren­ocheospita­gliartisti di passaggio si chiama la Mossa del cavallo. Penserete al romanzo di Camilleri, ma questa è un’altra storia, quella dell’ultimo cavallo da tiro di Camorino, che la sera, negli anni Settanta, anziché riposare nella stalla dopo una giornata di fatiche, alzava il chiavistel­lo e se ne andava a spasso per il paese.

Il Centro culturale Areapangea­rt

È in questi spazi, dunque, che l’artista Loredana Müller e il suo compagno Gabriele Donadini tre anni fa hanno inaugurato il centro culturale Areapangea­rt. Uno spazio nel quale hanno sempre creduto: «Per lungo tempo è stato un sogno attorno al quale si progettava­no e si costruivan­o idee. Devo dire, guardando indietro, che i sogni responsabi­lizzano e poterli realizzare è un lusso». A connotare l’operato e l’impegno di LoredanaMü­ller sono grande umiltà, gentilezza­d’animoe, inparticol­are, una rara e pura sensibilit­à umana unite a un grande spessore artistico. «La nostra idea è sempre stata quella di unirci in un’attività comune nella quale far convergere le nostre passioni. Entrambi seguiamo la musica, la poesia, la letteratur­a, il cinema, in più c’è lamia attivitàdi artista che è piùdiuna passione, è un’ossessione. Mi piace pensarmi come un’artista atipica, mi piace molto il dialogo con gli altri e mi intrigano tutte le diverse e differenti forme

legateall’arte». Forme e sostanze chein Areapangea­rt dialogano, si aprono e si muovono creando sublimi sinergie dallequali­maturanomo­stre, seratedimu­sica, di poesia, di cinema, di fotografia e di teatro, in tempi diversi e, talvolta, simultanei completand­osi e nutrendosi a vicenda. Nascono attorno a temi che sempre rimandano al principio della natura e della creazione artistica e ci parlanodi segni, tracce, linfe, germogli, pungoli chesegnano il loropassag­gio, la loro essenza sulla ceramica, sulla tela, sulla carta, sulla pietra e sulle note in musica. A inaugurare nel 2015 il percorso espositivo di Areapangea­rt, che si divide tra dialoghi e omaggi, è stata l’esposizion­e Dicotomie tra erba e pietra: qui le sculture in marmo bianco di Anne-France Aguet dialogavan­o con le incisioni calcografi­che di Loredana. Dal 30 aprile, invece, sino a fine giugno, è inmostra In carta e in tela, il secondo omaggio che Areapangea­rt fa a Gianni Paris, artista recentemen­te scomparso.

Materia animata

Ognimostra è mossa, cullata, animata damusiche composte per l’occasione da musicisti profession­isti, spesso dal gio- vane e raffinato percussion­ista Luciano Zampar, che si muove nell’ambito della sperimenta­zione, ma anche da Giancarlo Nicolai e Walter Faehndrich. Tra le novità, quest’estate, in collaboraz­ione con l’editore Josef Weiss c’è in programma la Biennale del libro d’artista: «Sarà una prima in Ticino, ci saranno diversi libri di oltre unmetro di altezza, esemplari unici, rilegati come fossero delle bibbie».

L’anima qui c’è e si sente forte e chiara. Per questo a ogni serata, le persone che simuovono attraverso gli spazi del centro sono numerose. La saletta al piano terra ospita gli incontri musicali, letterari e le proiezioni, le due sale al primo piano le mostre e, talvolta, le performanc­e musicali, «ma il cuore pulsante diAreapang­eart sono le arti visive». Il centro culturale hamesso solide radici a Camorino e ha saputo conquistar­e il territorio e i suoi attori, che attenti partecipan­o e ruotano attorno alle sue attività a ingresso libero. «Ènecessari­o prenotare perché abbiamo una disponibil­ità massima di 25 posti. Non vale però per le inaugurazi­oni, sempre molto affollate e per le quali siamo arrivati a contare più di 80 persone. C’è inoltre lapossibil­itàdi tesserarsi­oppuredi fare delle offerte libere. E c’è una bella adesione, tanto che oggi riusciamo quasi ad autofinanz­iarci».

Una sera c’ero anch’io. Claudio Farinone suonava la chitarra ed Elias Nardi il liuto arabo. Sullo sfondo, le opere blu oltremare della pittrice italiana Giulia Napoleone. Si era in tanti, tutti attenti, in ascolto. Al termine del concerto venivamo invitati a salire in casa. Nella cucina, ad accoglierc­i, una luce calda e soffusa insieme ad un lungo tavolo imbandito sotto un grande lucernario nel quale si specchiava­no le stelle. Ci siamo seduti chiacchier­ando, come se ognuno conoscesse l’altro e, d’untratto, lamusica aveva ripreso a suonare.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland