Dentro o fuori?
Architettura Tettoie e giardini d’inverno. Dentro o fuori?
Aumentano la vivibilità degli spazi esterni, «legano» la vita in casa a quella all’aperto, permettono di giocare con la vegetazione e di proporre nuove forme di relax e ospitalità (quelle piacevoli cene al fresco): sono le tettoie, un elemento sempre più presente nei giardini contemporanei. Scordatevi quelle vecchie baracche di plexiglass, che ingiallivano nel tempo di un’estate e regalavano alla propria abitazione il fascino di una fabbrica dismessa. Oggi è possibile combinare materiali tradizionali e nuove tecnologie per ottenere soluzioni eleganti e su misura. È il caso dei pergolati in legno o metallo, ideali per il sostegno di piante rampicanti: quegli splendidi tendaggi naturali che proteggono dal caldo estivo accarezzando anche gli occhi. Una soluzione simile è quella delle tettoie in acciaio e vetro, che richiedono una manutenzione davvero ridotta e permettono di conferire al giardino un’eleganza che insegue il minimalismo, nella quale elementi di design dal sapore «scandinavo» esaltano la naturale sinuosità degli elementi vegetali. Per chi privilegia la leggerezza, poi, c’è la soluzione dell’alluminio, che i progressi tecnologici hanno reso esteticamente più duttile e assai più accattivante che in passato. Infine, un’idea che viene dal Nord, ma sta prendendo progressivamente piede anche alle nostre latitudini: il giardino d’inverno. Un tempo appannaggio esclusivo di dimore reali – con le loro orangerie; e in Ticino ne abbiamo ancora qualche raro esempio sopravvissuto al terremoto edilizio – e hotel di lusso – uno fra tutti: il Krasnapolsky di Amsterdam–, oggi si possono declinare anche in forme meno monumentali, alla portata di quasi tutte le tasche. Per vivere immersi nel proprio giardino tutto l’anno, apprezzando anche le giornate meno soleggiate.